Kevin Spacey è stato prosciolto dall’accusa di molestie
L'attore era a processo a New York con l'accusa di avere molestato un 14enne nel 1986, un caso molto discusso emerso cinque anni fa
Una giuria ha stabilito che l’attore statunitense Kevin Spacey non fu responsabile per l’aggressione nei confronti dell’attore Anthony Rapp, nel corso di un processo civile a New York che vedeva Spacey accusato di molestie sessuali. Rapp aveva accusato Spacey di essergli saltato addosso durante una festa nel 1986, quando Rapp aveva 14 anni e Spacey ne aveva 26. Spacey aveva respinto le accuse e i suoi avvocati avevano accusato Rapp di essersi inventato l’intera vicenda perché geloso del maggiore successo del loro cliente.
La giuria ha concluso che all’epoca Spacey non avesse toccato parti intime di Rapp, che aveva presentato le proprie accuse grazie al Child Victims Act, una legge dello stato di New York approvata nel 2019 che contiene alcune norme per rendere temporaneamente ammissibili vecchie accuse di molestie, che normalmente non potrebbero essere presentate perché oltre i tempi della prescrizione.
Durante il processo, Rapp aveva testimoniato dicendo di avere sentito la necessità di raccontare la propria storia nel 2017, quando erano di stretta attualità le iniziative legate al movimento #MeToo. L’attore aveva raccontato una prima volta la propria versione dei fatti al sito BuzzFeed News alla fine di ottobre di cinque anni fa, spingendo Spacey a diffondere un comunicato con il quale si scusava per la vicenda e dichiarava per la prima volta pubblicamente di essere gay.
Spacey ha detto nel corso del processo di essersi pentito di avere diffuso quel comunicato, aggiungendo di ritenere ora che all’epoca non si sarebbe dovuto scusare per qualcosa che non aveva fatto: «Non avrei mai fatto nulla per danneggiare la comunità gay». La carriera di Spacey, attore di enorme successo, si era bruscamente interrotta dopo le notizie diffuse da Rapp e in seguito ad accuse di molestie da parte di altre persone per le quali dovrà affrontare un processo, nel Regno Unito.
Nel 2020 Rapp aveva fatto causa a Spacey, accusandolo di violenza, aggressione e di avergli causato intenzionalmente uno stress psicologico. Il giudice aveva respinto l’accusa di violenza e in seguito quella legata allo stress psicologico, mantenendo invece l’accusa di aggressione.
Il processo ha consentito di ricostruire parte di quanto accadde nel 1986, ma con alcune differenze nelle versioni fornite da Rapp e Spacey. Entrambi hanno detto che si erano incontrati nell’aprile del 1986 mentre lavoravano a Broadway e che si erano poi visti nuovamente una sera di maggio, in un camerino dietro le quinte di uno dei teatri della zona. Spacey aveva proposto a Rapp e a un suo amico di andare al ristorante e in un locale. All’epoca l’amico di Rapp aveva 19 anni e, durante la propria testimonianza, Spacey ha spiegato che provava una certa attrazione per lui.
Dopo il locale notturno, Spacey aveva invitato Rapp e l’amico nel suo appartamento a Manhattan per mostrar loro la vista e fargli conoscere il suo cane. Secondo Rapp, qualche tempo dopo, Spacey lo invitò a una festa nell’appartamento. Ci andò, ma non conoscendo nessuno decise di mettersi a guardare un po’ di televisione in una stanza da letto. Sempre secondo Rapp, a un certo punto arrivò Spacey apparentemente ubriaco, che lo prese di peso e lo mise sul letto coricandocisi poi sopra.
Spacey durante il processo aveva negato questa circostanza, dicendo di non avere mai invitato Rapp a una festa né di avere parlato con lui dopo la sera in cui l’aveva invitato a casa con l’amico. Gli avvocati di Spacey avevano inoltre mostrato alcuni documenti per dimostrare che all’epoca la casa del loro cliente fosse un monolocale, senza una camera da letto vera e propria.
Il caso giudiziario di New York non è comunque l’unico per Kevin Spacey. Nel Regno Unito l’attore è accusato di violenza sessuale nei confronti di tre uomini. Lo scorso luglio Spacey si è dichiarato non colpevole e il processo dovrebbe iniziare il prossimo anno.