La discussa vulnerabilità di John Fetterman
Il candidato Democratico alle elezioni di metà mandato per il Senato americano era in vantaggio in Pennsylvania: un grave ictus ha bloccato il suo tour elettorale e cambiato i temi della campagna
Nelle elezioni di metà mandato di novembre la Pennsylvania è uno degli stati americani che possono risultare decisivi per il mantenimento della maggioranza per il partito Democratico del presidente Joe Biden in Senato. Lo stato del nord-est ha un senatore uscente repubblicano, Pat Toomey, e una corsa aperta per succedergli. Il candidato che i sondaggi danno in lieve vantaggio è il Democratico John Fetterman.
Fetterman aveva già attirato le attenzioni dei media nazionali nel 2020, per la sua particolare fisicità (è alto oltre due metri) e per un aspetto poco convenzionale: veste abitualmente con felpa e pantaloni corti con i tasconi (anche a gennaio), è calvo, ha un pizzetto e molti tatuaggi, sembra poco a suo agio con l’abito classico da politico. Da vice-governatore del conteso stato della Pennsylvania, subito dopo le elezioni presidenziali aveva risposto alle accuse di frode del presidente Donald Trump dicendo: «Gli unici casi di brogli registrati nello stato sono di elettori Repubblicani che votavano per i parenti, vivi o morti che fossero». Il suo atteggiamento sicuro e un po’ spavaldo, in un momento di crisi provocato dalle accuse di brogli avanzate da Trump, lo rese famoso negli Stati Uniti e anche all’estero.
Quest’anno Fetterman si era presentato alle elezioni per il Senato da favorito ma a maggio, pochi giorni prima di ottenere la candidatura ufficiale per i Democratici, era stato colpito da un gravissimo ictus.
Le conseguenze dell’ictus gli hanno impedito a lungo di fare una campagna elettorale in prima persona e gli hanno lasciato un problema (temporaneo) nell’elaborare le informazioni che gli arrivano da ciò che ascolta. Ha bisogno di utilizzare tecnologie che prevedano sottotitoli in tempo reale, oggi piuttosto comuni, per rispondere alle domande di un’intervista e saltuariamente va incontro a problemi nel trovare la giusta parola, o nel pronunciarla correttamente.
Questa disabilità, per quanto temporanea, ha condizionato la sua immagine pubblica, lo ha reso oggetto degli attacchi del suo rivale, il Repubblicano Mehmet Oz, e ha aperto un dibattito sui media americani su debolezza e vulnerabilità, anche in accezione positiva, come stimoli a una maggiore empatia.
Questo dibattito e queste attenzioni si sono aggiunte a una disputa elettorale già molto tesa e importante: prima dell’estate il candidato dei Repubblicani era lontano anche dieci punti dal rivale nei sondaggi. Mehmet Oz, noto come dottor Oz, è un medico di origini turche diventato famoso come presentatore di alcuni show televisivi in cui dispensa consigli medici, soprattutto legati alla forma fisica (fra questi anche alcune pillole dietetiche molto discusse). Oz è sostenuto da Donald Trump, che ha praticamente imposto la sua candidatura in Pennsylvania. È stato il vincitore di primarie molto tese, dopo il ritiro dall’attività politica del senatore uscente Toomey, uno dei sette del suo partito a votare contro Donald Trump nel secondo impeachment, quello relativo all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.
Nell’intento di recuperare lo svantaggio, il comitato elettorale di Oz ha attuato una campagna molto aggressiva nei confronti di Fetterman, concentrata su due aspetti: la sua salute fisica e la sua presunta debolezza nella lotta al crimine.
Fetterman, 53 anni, è diventato famoso in Pennsylvania come sindaco di Braddock, un sobborgo post-industriale di Pittsburgh abitato prevalentemente da afroamericani. È rimasto in carica 13 anni (2006-2019), prima di essere eletto come vice-governatore dello stato. Fetterman ha un master di Harvard ottenuto alla Kennedy School of Government, all’università giocava come offensive tackle a football americano e durante i suoi mandati da sindaco aveva combattuto una battaglia personale contro i crimini violenti: nove dei suoi tatuaggi riportano le date di morte di cittadini di Braddock uccisi durante il suo periodo da sindaco.
Fetterman ha anche posizioni progressiste: è politicamente e socialmente attivo per il recupero dei carcerati, nel suo programma sono inseriti il salario minimo a 15 dollari l’ora, la legalizzazione della marijuana, la protezione del diritto all’aborto, l’abolizione delle pratiche senatoriali di ostruzionismo, che possono permettere alla minoranza di bloccare l’approvazione di una legge. Queste posizioni liberal vanno di pari passo con un’immagine molto “alla mano”. Il New York Magazine, che gli ha recentemente dedicato la copertina, lo ha definito «il Democratico che fa crollare la visione caricaturale proposta dalla destra della sinistra contemporanea come elitaria, effeminata e lontana dalla realtà»: per questo sarebbe in grado di attirare i voti di un elettorato meno istruito, meno ricco, meno urbano.
L’ictus del 13 maggio e la necessaria fase di recupero successiva hanno cambiato gli scenari e il racconto del candidato: è stato operato una prima volta per rimuovere un trombo nell’arteria che lo aveva portato vicino alla morte, poi di nuovo per inserire un pacemaker e un defibrillatore. Qualche anno prima gli era stata diagnosticata una cardiomiopatia, che non aveva curato adeguatamente, limitandosi a perdere peso: «Come molti, e molti uomini in particolare, ho evitato di andare dal medico, anche se sapevo di non stare bene: il risultato è che sono quasi morto», ha detto lui.
La sua immagine di uomo forte e indistruttibile è stata compromessa, ma la famiglia ha avuto rassicurazioni sul suo completo recupero. Per molti mesi non ha però potuto presenziare agli appuntamenti elettorali, restando attivo solo nell’organizzazione e sui social, dove ha lanciato un’efficace campagna contro l’avversario a colpi di meme, sottolineando tra le altre cose il fatto che il dottor Oz non vivesse in Pennsylvania ma in New Jersey.
Le conseguenze dell’ictus sono visibili nella sfera del linguaggio: Fetterman fatica a elaborare le informazioni provenienti dall’udito e ha bisogno di leggere le trascrizioni delle parole pronunciate, oltre ad avere saltuari problemi nel formularne alcune. I medici consultati ritengono che il problema sia reversibile in 6-12 mesi e le condizioni appaiono in miglioramento. Però la salute di un candidato è legittimo oggetto di interesse: anche il Washington Post nei mesi passati ha chiesto che Fetterman fosse più trasparente riguardo al suo stato di salute. La risposta sono stati due test neurocognitivi, i cui risultati nella norma sono stati resi pubblici.
I test non sono ovviamente bastati a chiudere la questione, soprattutto per i media più vicini ai Repubblicani. Un rapporto di Media Matters, organizzazione non profit che si occupa di monitorare giornali e televisioni, ha indicato che Fetterman è stato il politico più nominato nelle trasmissioni di prima serata di Fox News. Il famoso e controverso conduttore di Fox Tucker Carlson ha attaccato Fetterman: «Ha il cervello danneggiato, riesce a malapena a parlare e sembra un barista di Brooklyn travestito da boscaiolo». Meno radicali, ma nella stessa direzione, le accuse provenienti dal candidato Oz, che lo ha definito «debole, ingannevole, pieno di segreti e troppo tenero nei confronti dei criminali».
Fetterman ha assunto nell’organizzazione della sua campagna due fratelli, Lee e Dennis Horton, protagonisti di un documentario candidato all’Emmy dopo essere rimasti 27 anni in prigione per un crimine non commesso. Oz lo ha accusato di far lavorare degli «assassini ufficialmente condannati». La sicurezza, il crimine e l’aborto sono diventati i temi centrali della campagna: i Democratici puntano a mobilitare l’elettorato anche per la contrarietà di Oz alla libertà di scelta sull’interruzione di gravidanza.
Negli ultimi mesi il vantaggio di Fetterman si è notevolmente assottigliato e secondo gli ultimi sondaggi sarebbe rientrato dentro il margine di errore statistico: l’elezione al Senato è di fatto completamente aperta. Parte del recupero di Oz era considerata inevitabile, in uno stato sempre molto conteso e in cui nel 2016 aveva vinto Trump. Ma un’altra porzione della rimonta è da imputarsi alle polemiche sulle condizioni di salute di Fetterman.
Però il dibattito nato intorno agli attacchi subiti dal candidato Democratico e su come la disabilità venga trattata sulla scena pubblica potrebbe risultare come un’arma in più per lo stesso Fetterman. Nelle ultime uscite ha mostrato molto più apertamente i propri limiti attuali, oltre ai miglioramenti, e ha raccontato di come l’accaduto lo abbia reso ancora più empatico nei confronti dei cittadini che soffrono, per questioni di salute e non solo. I Democratici sperano che la sua lotta personale lo renda un candidato in cui gli elettori possano identificarsi più facilmente.
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