La Germania terrà aperte le sue tre centrali nucleari fino ad aprile
Ne avrebbe dovuta chiudere una a fine anno, ma il governo ha deciso di tenerla attiva per far fronte alla crisi energetica
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato che il paese manterrà aperte le sue ultime tre centrali nucleari fino a metà aprile, per rispondere all’emergenza energetica provocata dalla guerra in Ucraina e dal taglio delle forniture di energia da parte della Russia.
A inizio settembre il governo tedesco, sostenuto da una coalizione tra i Socialdemocratici (SPD) di Scholz, i Verdi e il Partito Liberaldemocratico (FDP), aveva annunciato che avrebbe tenuto aperte solo due delle ultime tre centrali nucleari rimaste attive per garantire una riserva d’emergenza durante l’inverno. Il piano prevedeva di tenere attive le centrali nucleari Isar e Neckarwestheim, nel sud del paese, e di chiudere entro la fine del 2022 la centrale di Emsland, in Bassa Sassonia, nel nord-ovest del paese (ognuna ha una potenza di circa 1,5 gigawatt). Ma nelle ultime settimane la crisi energetica aveva riavviato le discussioni sul tema nel governo.
Il Partito Liberaldemocratico (FDP), in particolare, aveva fatto pressioni perché venisse prolungata l’attività anche della centrale nucleare di Emsland, contro il parere dei Verdi (e del ministro dell’Economia Robert Habeck, che è anche il leader dei Verdi). Alla fine martedì Scholz ha deciso il prolungamento dell’operatività di tutte e tre le centrali.
La Germania ha da tempo messo in atto un piano per rendersi indipendente dall’energia nucleare e dismettere tutte le centrali ancora esistenti. Il piano era stato deciso soprattutto in conseguenza dei dibattiti sulla sicurezza scaturiti nel paese dopo il disastro del 2011 nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Prima di quell’evento, in Germania c’erano 17 reattori nucleari, da cui il paese ricavava circa un quarto della propria energia elettrica.
La scorsa settimana l’attivista svedese Greta Thunberg, che negli ultimi anni è diventata nota in tutto il mondo per le sue lotte contro il riscaldamento globale e in favore di politiche ambientaliste, aveva criticato duramente il piano del governo tedesco per la dismissione delle sue centrali nucleari. Aveva detto in un’intervista che chiudere le centrali nucleari è «una cattiva idea», se questo comporta l’impiego del carbone, cioè il combustibile che causa le maggiori emissioni di anidride carbonica, il principale gas a cui si deve il cambiamento climatico.
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