I BTS faranno il servizio militare
I membri della famosissima band pop sudcoreana non beneficeranno di un'esenzione, come aveva proposto qualcuno
L’agenzia che gestisce i BTS, famosissima band di pop coreano (K-pop) con milioni di fan nel mondo, ha annunciato che tutti e sette i membri del gruppo faranno il servizio militare. In Corea del Sud è infatti obbligatorio per tutti gli uomini adulti, con qualche eccezione: e finora i BTS avevano potuto rimandarlo grazie a una decisione del governo, che aveva riconosciuto il ruolo dei più importanti artisti K-pop nella diffusione della cultura sudcoreana nel mondo. Da tempo c’era chi chiedeva che anche ai BTS venisse concessa un’esenzione di cui da anni possono beneficiare gli atleti più premiati e gli artisti di maggiore successo della musica tradizionale sudcoreana.
Lunedì l’agenzia HYBE ha detto che il primo a sottoporsi al servizio di leva obbligatoria sarà Kim Seok-jin, conosciuto come Jin, che è il più anziano tra i membri della band e compirà 30 anni il prossimo dicembre. L’agenzia ha specificato che faranno il militare anche gli altri membri della band: J-Hope, Suga, Jungkook, V, RM e Jimin. Lo scorso giugno i BTS avevano annunciato che si sarebbero presi una pausa per dedicarsi ai rispettivi progetti solisti, e sabato si sono riuniti per un concerto gratuito a Busan per sostenere la candidatura della città all’Expo 2030. BigHit Music, la loro etichetta discografica, ha fatto sapere che la band si riformerà attorno al 2025, dopo che tutti i membri avranno completato il servizio di leva.
In Corea del Sud il servizio militare è obbligatorio come parte del programma di difesa contro la vicina Corea del Nord, e dura da 18 a 21 mesi. Tutti gli uomini che non hanno disabilità devono arruolarsi entro i 28 anni, ma in base a una legge del 1988 alcune categorie di persone sono esentate dal servizio, che per le donne è volontario.
Tra gli uomini esentati dal servizio militare ci sono anche gli atleti olimpici o quelli che hanno vinto medaglie ai Giochi asiatici, ma anche artisti, cantanti e ballerini di musica tradizionale che hanno vinto competizioni ad alti livelli. Visto che l’esenzione si basa sul fatto che queste persone abbiano mostrato talenti e capacità tali da aver aumentato il prestigio della Corea del Sud nel mondo, c’è chi sosteneva da tempo che anche i BTS dovessero beneficiarne.
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I BTS sono uno fra i gruppi più popolari al mondo e soprattutto il più noto gruppo di K-pop, il fenomeno musicale e culturale sudcoreano che dagli anni Duemila ha cominciato a farsi conoscere nel resto dell’Asia e in Occidente. Hanno pubblicato il loro primo singolo nel 2013 e da allora sono la band sudcoreana più famosa di sempre. Nel 2018 hanno ottenuto un riconoscimento all’ordine del Merito culturale dal ministero della Cultura sudcoreano e grazie al loro successo hanno contribuito ad attirare centinaia di migliaia di turisti in Corea del Sud, generando un notevole volume d’affari e distinguendosi per una comunità di fan molto coesa e con una forte identità.
Nell’ambito delle discussioni su un’eventuale esenzione per i membri della band, nel 2020 il parlamento sudcoreano aveva approvato una legge che permetteva ad artisti pop e K-pop molto famosi come loro di rimandare l’arruolamento fino al compimento dei 30 anni di età. Negli anni seguenti però il ministero della Difesa non aveva preso alcuna decisione definitiva.
Già nel 2018 il capo dell’ente deputato al reclutamento militare, Ki Chan-son, aveva detto che il caso dei BTS era l’occasione per «aggiustare le regole per l’esenzione dal servizio militare». Lo scorso agosto lo stesso ministro della Difesa, Lee Jong-sup, aveva proposto al suo ufficio di organizzare un sondaggio pubblico per stabilire se concedere o meno l’esenzione ai BTS, sostenendo che con ogni probabilità avrebbero comunque potuto continuare a dedicarsi alle loro carriere e a esibirsi in eventuali tour. Il sondaggio però non è mai stato organizzato.
Il 61 per cento delle persone intervistate per un diverso sondaggio svolto di recente si è detto favorevole a un’esenzione dal servizio militare per artisti di grande successo mondiale, come i BTS, mentre secondo il 54 per cento di quelli intervistati per un altro sondaggio ancora dovrebbero farlo.
Durante una recente intervista in televisione, il noto critico musicale sudcoreano Lim Jin-mo ha sostenuto che sebbene il loro enorme successo debba essere riconosciuto i BTS non dovrebbero poter saltare il servizio militare. Parlando con l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, Ki ha detto di nuovo che la questione dell’aggiornamento del sistema di esenzioni dal servizio dovrebbe essere «affrontata in fretta». Ha però aggiunto che concedere ai BTS di non fare il militare potrebbe far sentire «discriminati, trattati in maniera iniqua e scoraggiati» i giovani della loro stessa età che invece sono obbligati a farlo.
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