Secondo un’indagine di Chess.com è probabile che Hans Niemann abbia barato a scacchi in oltre 100 partite online

 (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Secondo un’indagine interna fatta dal sito Chess.com, Hans Niemann, il diciannovenne statunitense recentemente accusato di barare a scacchi dal campione mondiale norvegese Magnus Carlsen, potrebbe aver barato in oltre 100 partite organizzate online, ed è inoltre praticamente certo che abbia barato più spesso di quanto lui stesso aveva ammesso in precedenza. L’indagine su Niemann riguarda solo le partite giocate online, ma il sito ha sollevato diversi dubbi anche sulle partite da lui giocate di persona, sulle quali sono in corso ulteriori indagini della FIDE, la federazione internazionale degli scacchi. Continuano a mancare, tuttavia, informazioni su come Niemann possa aver barato, soprattutto giocando dal vivo.

Nel presentare la sua indagine, Chess.com ha scritto: «Sappiamo che pur avendo dato risposta ad alcune domande, altre domande arriveranno, e puntiamo a rispondere presto anche a queste altre». Al sito – che è sia un portale sugli scacchi che una piattaforma per le partite – lavorano almeno venti persone espressamente dedicate a trovare le persone che barano attraverso i motori scacchistici (un’intelligenza artificiale che gioca a scacchi, dall’inglese chess engine).

Niemann è entrato a far parte dei primi cento giocatori al mondo soltanto di recente, e sulla sua correttezza erano già emersi parecchi dubbi. La diatriba con Carlsen, in particolare, era iniziata a inizio settembre, quando dopo una partita inaspettatamente vinta da Niemann il campione norvegese aveva fatto intendere di avere forti sospetti su di lui. Carlsen aveva poi esplicitamente accusato Niemann di barare a fine settembre, dopo essersi ritirato di colpo, dopo la seconda mossa di Niemann, durante una partita della Julius Baer Generation Cup, un torneo giocato a distanza e trasmesso online.

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