L’esercito ucraino ha riconquistato un’altra importante città
Dopo settimane di combattimenti ha ripreso Lyman, in una posizione strategica nell'est del paese
Sabato l’esercito ucraino ha ripreso il controllo di Lyman, una città nella regione di Donetsk considerata importante per la logistica della guerra nell’est del paese, in quella che è stata descritta come una cocente sconfitta per le forze russe, appena un giorno dopo il minaccioso discorso con cui Putin aveva annunciato l’annessione di quattro regioni ucraine. Il ministero della Difesa russo ha ammesso la ritirata, spiegando che i propri soldati si sono spostati in una posizione «più vantaggiosa» per evitare di essere intrappolati.
Nei video diffusi sabato dalle autorità ucraine si vedono i soldati issare le bandiere gialle e blu e festeggiare la riconquista. Le operazioni per riprendere Lyman, che prima della guerra aveva circa 20mila abitanti, sono durate settimane, tra i fitti boschi che circondano la città e da una parte e dall’altra del vicino fiume Siversky, che aveva fatto da linea del fronte naturale in quella zona dell’Ucraina. Lyman era usata dall’esercito russo come base logistica per le operazioni militari in quell’area, e la vittoria ucraina è considerata quindi di strategica importanza. Si pensa che gli ucraini abbiano preso anche decine di soldati russi come prigionieri.
È un altro successo della controffensiva dell’esercito ucraino che da settimane sta riconquistando territori che erano stati occupati dalle forze russe nell’est del paese, arrivando a controllare quasi tutta la regione di Kharkiv, un fronte che si credeva essere piuttosto solidamente in mano russa. Secondo il New York Times, Lyman può servire da avamposto oltre il fiume Siversky per facilitare ulteriori riconquiste a est.
The city center of Lyman today.
Servicemen of the 81st Airborne Brigade and National Guard tore down the enemy's flags. pic.twitter.com/5w2DpSfqId— Defense of Ukraine (@DefenceU) October 1, 2022
Soltanto poche ore prima, Putin aveva platealmente annunciato che le quattro regioni ucraine annesse dopo i referendum illegali sarebbero state «per sempre» russe. Anche per questo la presa di Lyman è considerata una sconfitta particolarmente umiliante per l’esercito russo, attualmente in una fase di grossa difficoltà. Dopo l’annuncio della ritirata, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha criticato i recenti fallimenti dell’esercito russo, suggerendo al Cremlino l’utilizzo di armi nucleari a bassa intensità. Nel suo discorso di venerdì, Putin aveva minacciato l’uso delle armi atomiche, quando aveva detto che il loro utilizzo nel 1945 da parte degli Stati Uniti aveva creato «un precedente».
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