Alle elezioni in Lettonia ha vinto il centrodestra
Rimarrà probabilmente primo ministro Krisjanis Karins, sostenitore delle sanzioni alla Russia e del rafforzamento della NATO
Sabato in Lettonia ci sono state le elezioni parlamentari e il partito che ha ottenuto più voti è stato quello di centrodestra del primo ministro uscente Krisjanis Karins: un risultato che rinforza la posizione tenuta finora dal paese baltico in politica estera, molto critico nei confronti della Russia e dell’invasione dell’Ucraina, favorevole a un aumento delle sanzioni internazionali e a potenziare militarmente i confini dei paesi NATO che si trovano più a est, come la stessa Lettonia.
L’esito del voto tuttavia potrebbe aumentare le divisioni presenti all’interno della popolazione lettone. Un quarto degli 1,9 milioni di abitanti è infatti di lingua russa, e un inasprimento dell’atteggiamento del governo nei confronti della Russia potrebbe avere ripercussioni su questa minoranza.
Nuova Unità, il partito di centrodestra guidato da Karins, che in lettone si chiama Jauna Vienotiba, ha ottenuto il 19 per cento dei voti a spoglio ormai concluso. È dunque molto probabile che il primo ministro guiderà un nuovo governo di coalizione, ma dovrà cercare nuovi alleati perché complessivamente i partiti della maggioranza uscente hanno ottenuto solo 42 dei 100 seggi del parlamento (23 andranno a Nuova Unità). Lunedì inizieranno gli incontri tra i leader dei partiti e il presidente Egils Levits, che porteranno alla formazione del nuovo governo.
Rimarrà probabilmente fuori dal parlamento Armonia (in lettone Saskaņa), vincitore delle elezioni del 2018 e delle due precedenti, che ha preso solo il 4,7 per cento dei voti. Nonostante i suoi passati successi elettorali Armonia, che è un partito di centrosinistra, era sempre stato tenuto fuori dalle alleanze di governo perché ufficialmente alleato con il partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin. Ora il suo consenso è drasticamente calato: si pensa che abbia perso sostenitori sia tra gli elettori di etnia lettone, spaventati dalla guerra in Ucraina, sia tra quelli di etnia russa, delusi dal riposizionamento recente del leader del partito, che ha criticato Putin.
La Lettonia condivide un confine di 214 chilometri con la Russia, e fa parte della NATO dal 2004, come Estonia e Lituania.
Karins è primo ministro dal 2019 e ha anche la cittadinanza americana: è nato nel Delaware da una coppia di lettoni emigrati quando la Lettonia venne assorbita dall’Unione Sovietica dopo la Seconda guerra mondiale, e vive a Riga dal 1997. L’aumento del sostegno al suo partito è stato fortemente condizionato dalla guerra in Ucraina: Nuova Unità è una delle principali forze politiche a chiedere all’Unione Europea maggiori sanzioni contro la Russia.