Ci sono stati spari in varie zone di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso
Venerdì mattina ci sono stati spari a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso: ci sarebbero stati scontri a fuoco nella principale base militare, vicino al palazzo presidenziale e in alcune aree residenziali. Alcuni giornalisti di Reuters hanno parlato della presenza di molti soldati attorno ad alcuni edifici amministrativi e sul viale che conduce al palazzo presidenziale, dove è stata segnalata anche una forte esplosione. Secondo alcuni media locali e commentatori citati da BBC potrebbe essere in corso un tentativo di colpo di stato: un’ipotesi che al momento va presa con molta cautela, data la situazione particolarmente confusa.
Des tirs ont été entendus vendredi matin avant l'aube à #Ouagadougou dans le quartier abritant la présidence et le QG des militaires au pouvoir depuis janvier dernier, et le signal de la télévision nationale a été coupé.#BurkinaFaso pic.twitter.com/bEBnsoJ2GB
— Africanews Français (@africanewsfr) September 30, 2022
I media locali hanno detto che i soldati avrebbero impedito l’accesso alla sede della radio e della tv nazionale, che ha sospeso temporaneamente la programmazione, mentre un giornale ha parlato di spari anche in alcune basi militari di altre città del paese. Secondo quanto scrive BBC, al momento le scuole di Ouagadougou sono state chiuse.
Il Burkina Faso si trova nell’Africa occidentale e ha circa 21 milioni di abitanti. Lo scorso gennaio l’esercito del paese aveva destituito il presidente Roch Kaboré, sciolto il governo e messo al potere una giunta militare guidata dal colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba. Giovedì centinaia di manifestanti avevano protestato nella città di Bobo Dioulasso, nella parte occidentale del paese, chiedendo le dimissioni di Damiba.
🔴 #BurkinaFaso La situation était confuse ce matin à #Ougadougou, où des soldats se sont déployés dans la nuit autour de points stratégiques de la ville. Le président #Damiba se trouve dans la capitale et va bien, selon l’un de ses proches.https://t.co/3cSPgqVXWm
— Jeune Afrique (@jeune_afrique) September 30, 2022