L’ex parlamentare di Hong Kong Ted Hui è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per il suo ruolo nelle proteste per la democrazia del 2019

(AP Photo/Kin Cheung, File)
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Giovedì l’ex parlamentare di Hong Kong Ted Hui è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per il suo ruolo nel movimento di protesta per la democrazia a partire dal 2019. Hui era scappato in Australia nel 2021 ed è il primo a essere condannato per le proteste mentre si trova fuori da Hong Kong (nonostante negli ultimi anni molti attivisti per la democrazia sotto accusa siano scappati all’estero).

Mercoledì sera Hui aveva pubblicato un comunicato in cui sfidava il giudice a emettere una condanna «il più pesante possibile», e in cui diceva che qualsiasi fosse stata non avrebbe intaccato in alcun modo la sua libertà e il suo attivismo per la democrazia di Hong Kong, dal momento che si trova in un paese libero. La condanna di Hui riguarda in particolare alcune accuse di oltraggio alla corte di cui si sarebbe reso colpevole nei processi per il suo coinvolgimento nelle proteste, oltre che una presunta cattiva condotta nella sua attività parlamentare.

Nei confronti di Hui ci sono ancora diverse accuse pendenti, in base alla controversa “legge sulla sicurezza nazionale”, introdotta a Hong Kong nel 2020 dal governo cinese con la collaborazione del compiacente parlamento locale: la legge dà alle autorità ampissimo margine per accusare di «sedizione, sovversione e secessione» chiunque si opponga o anche soltanto critichi il regime. Hui ha definito le sue accuse «ridicole» e basate su false testimonianze.