Il Fondo Monetario Internazionale ha consigliato a Liz Truss di ritirare le sue riforme fiscali
Dopo che l'annuncio di grossi tagli alle tasse per i ricchi fatto dal governo britannico ha provocato un gravissimo crollo della sterlina
Il Fondo Monetario Internazionale, l’organismo che monitora la stabilità finanziaria globale, con un’inusuale dichiarazione ha espressamente criticato il grande piano di riduzione delle tasse per i più ricchi che era stato annunciato dal governo britannico di Liz Truss venerdì e che ha causato un grave calo della sterlina in questi giorni. L’istituzione avverte che il pacchetto fiscale rischia di alimentare ulteriormente l’inflazione, che nel Regno Unito è all’8,6 per cento e consiglia di fatto al Regno Unito di ritirare le riforme. Nella dichiarazione si legge anche che «è probabile che le misure fiscali del Regno Unito aumenteranno le disuguaglianze».
Il governo conservatore di Liz Truss ha deciso di abolire l’aliquota fiscale più alta sui redditi oltre le 150 mila di sterline (circa 170 mila euro), riducendo allo stesso tempo di un solo punto quella sui redditi più bassi. Ha poi annunciato l’intento di abolire l’aumento deciso dal governo precedente delle imposte societarie e quello dei contributi sociali sul lavoro, che era stato previsto per aumentare i fondi al servizio sanitario nazionale. Ha annunciato anche che eliminerà il tetto ai bonus dei banchieri.
Tutte queste misure di favore per le fasce più ricche, che saranno finanziate a debito, secondo il governo favorirebbero la crescita, attraverso l’aumento dei consumi, degli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro, secondo un approccio che si ispira alle politiche americane di Ronald Reagan, che fu presidente negli anni Ottanta.
Ma i mercati hanno giudicato queste misure rischiose e irresponsabili, perché dovrebbero essere finanziate facendo debito e perché arrivano in un momento particolarmente delicato per l’economia mondiale. Negli scorsi giorni la sterlina ha perso tantissimo valore e il rendimento dei titoli di stato inglesi, un buon indice della percezione del rischio di un paese, è salito ai massimi storici, mostrando una forte preoccupazione degli investitori internazionali sulla sostenibilità dell’economia britannica.
Nella sua dichiarazione, l’FMI dice di «non raccomandare ampi pacchetti di stimolo fiscale in questa congiuntura, poiché è importante che le politiche di bilancio non agiscano in contrasto con la politica monetaria». Le banche centrali di tutto il mondo, inclusa la Banca di Inghilterra, stanno infatti da mesi aumentando i tassi di interesse per “raffreddare” l’economia e fare in modo che i prezzi scendano: indebitarsi per far crescere l’economia è esattamente una politica di bilancio in contrasto con la politica monetaria che alza i tassi per frenare l’inflazione.
A novembre «la presentazione del budget annuale sarà un’opportunità per il governo britannico di trovare altri modi per garantire un supporto all’economia più mirato e per riconsiderare le misure fiscali annunciate, soprattutto quelle di cui beneficiano i contribuenti con redditi alti», continua il Fondo Monetario Internazionale.