Oggi negli Stati Uniti comincia il processo ad alcuni membri della milizia antigovernativa Oath Keepers che parteciparono all’attacco al Congresso del 6 gennaio del 2021
Martedì negli Stati Uniti comincia il processo di più alto profilo sull’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021, con cui i sostenitori dell’ex presidente Donald Trump cercarono di fermare la certificazione delle elezioni presidenziali, vinte da Joe Biden. Nel processo sono accusati di cospirazione sediziosa cinque membri degli Oath Keepers, una milizia antigovernativa composta soprattutto da ex militari e membri delle forze dell’ordine. Tra gli accusati c’è anche Stewart Rhodes, il fondatore del gruppo.
La “cospirazione sediziosa” è un reato raramente perseguito negli Stati Uniti e viene definito come un complotto tra due o più persone «per rovesciare, abbattere o distruggere con la forza il governo degli Stati Uniti»: l’ultima volta che qualcuno era andato a processo con questa accusa era stato più di dieci anni fa. La pena massima prevista è di vent’anni di carcere.
Già circa un mese dopo l’attacco al Congresso, un’indagine del dipartimento di Giustizia americano aveva scoperto e rivelato come l’assalto al palazzo del Congresso fosse stato per molti dei partecipanti tutt’altro che estemporaneo, e che dietro ci fossero anzi diversi gruppi organizzati come milizie armate, addestrati e coordinati tra loro per commettere atti di violenza. Tra questi c’erano membri degli Oath Keepers, che avevano cominciato a preparare l’attacco fin dai giorni successivi alle presidenziali del 2020. Gli Oath Keepers, che significa “custodi del giuramento“, si chiamano così perché sostengono di essere gli unici a rispettare appieno il giuramento di fedeltà alla Costituzione che tutti i militari e i poliziotti devono fare quando entrano in servizio.
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