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  • Lunedì 26 settembre 2022

La strage nella scuola di Izhevsk, in Russia

Un uomo ha ucciso a colpi di pistola almeno 15 persone, tra cui 11 bambini, e poi si è ucciso

I soccorritori nei pressi della scuola (AP Photo)
I soccorritori nei pressi della scuola (AP Photo)
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Lunedì mattina un uomo ha fatto irruzione in una scuola della città russa di Izhevsk, capitale della regione dell’Udmurtia, e ha ucciso a colpi d’arma da fuoco 15 persone, tra cui 11 bambini: ci sono anche 24 feriti, per la maggior parte bambini, che sono stati soccorsi e portati in ospedale. Alcuni di loro sono in terapia intensiva.

La polizia, che è intervenuta pochi minuti dopo le prime segnalazioni degli spari, ha fatto sapere che l’assalitore si è ucciso prima che i soccorritori arrivassero sul posto. Gli investigatori hanno detto che si chiamava Artem Kazantsev, che aveva 34 d’anni e che in passato aveva studiato presso quella scuola (dove ci sono elementari e medie).

Kazantsev aveva con sé due pistole, e al momento dell’irruzione indossava un passamontagna nero e una t-shirt nera con disegnata una svastica rossa. Al momento gli investigatori non hanno avanzato ipotesi sul movente della strage.

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Negli ultimi anni ci sono state diverse stragi come questa in scuole russe: nel maggio dello scorso anno un ragazzo aveva ucciso sette bambini e due adulti in una scuola di Kazan, nella regione russa del Tatarstan; più di recente, lo scorso aprile, un uomo era entrato in un asilo della città di Veshkayma, nella regione di Ulyanovsk, e aveva ucciso due bambini e un insegnante, prima di suicidarsi.