Il deputato dei Verdi francesi Julien Bayou si è dimesso da due importanti incarichi politici per una segnalazione di violenza presentata dall’ex compagna
Il deputato francese Julien Bayou è stato accusato di violenza sessista da una ex compagna e si è dimesso dall’incarico di segretario nazionale di Europe Ecologie-Les Verts, il partito dei Verdi, e dalla presidenza del gruppo ambientalista in parlamento.
Lo scorso luglio al comitato che dentro il partito si occupa di molestie e violenza di genere era stata depositata una segnalazione contro Bayou. Della questione si era tornati a parlare lunedì 19 settembre, quando sui social network decine di femministe avevano criticato Europe Ecologie-Les Verts sui mancati progressi delle indagini relative alla segnalazione presentata contro Bayou.
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Il giorno successivo Bayou era stato sospeso dalla presidenza del gruppo parlamentare dei Verdi, poi era stato invitato dal compagno di partito Yannick Jadot, candidato ambientalista alle presidenziali del 2022, a dimettersi dalla sua funzione di segretario. Le dimissioni da segretario e dalla presidenza dei Verdi all’Assemblea Nazionale sono state formalizzate oggi.
Bayou, da parte sua, ha parlato di «situazione grottesca» e ha precisato che non si tratta di fatti penalmente rilevanti: «Questa situazione è insostenibile e il contesto deleterio sembra impedire ogni discernimento, in un momento in cui la società è in bilico e cerca un punto di equilibrio per questa così necessaria rivoluzione femminista». Bayou non ha comunque messo in discussione né il suo mandato di deputato, né il suo «impegno presente e futuro» nel partito.
Julien Bayou, segretario nazionale dal novembre del 2019, aveva comunque già programmato di dimettersi dal suo incarico in vista del congresso del suo partito previsto per il prossimo dicembre. Tra i nomi più citati per prendere il suo posto c’è quello di Marine Tondelier, portavoce di Jadot durante le ultime elezioni presidenziali.