Ora in Russia chi rifiuta di arruolarsi rischia fino a dieci anni di carcere

Un addetto misura la febbre ad alcuni riservisti in un centro di reclutamento di Volgograd, sabato 24 settembre (AP Photo)
Un addetto misura la febbre ad alcuni riservisti in un centro di reclutamento di Volgograd, sabato 24 settembre (AP Photo)

Sabato il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che punisce con il carcere chi si rifiuta di arruolarsi e chi, dopo averlo fatto, decide di disertare. In base alla nuova legge, chi si rifiuta di arruolarsi per andare a combattere può essere punito con pene fino a dieci anni di carcere, mentre i disertori rischiano fino a 15 anni. Chi rifiuta di seguire gli ordini di un ufficiale di grado più alto inoltre rischia tre anni di carcere, e fino a dieci anni in caso di comportamenti che hanno conseguenze particolarmente gravi.

La nuova legge è stata firmata tre giorni dopo l’annuncio della «mobilitazione parziale», con cui la Russia ha cominciato a reclutare 300mila riservisti per mandarli a combattere in Ucraina. La legge era stata presentata in parlamento a luglio ed è stata approvata da entrambe le camere del parlamento russo all’inizio di questa settimana.

Venerdì il ministero della Difesa aveva comunicato le categorie di uomini esentati dal reclutamento, tra cui i dipendenti del settore informatico, i bancari e i giornalisti dei media di stato. Il ministero aveva specificato che i dipendenti di alcuni settori sarebbero stati esclusi dalla mobilitazione per evitare ripercussioni sull’industria tecnologica e sul sistema finanziario del paese. Secondo alcuni commentatori, tuttavia, il testo relativo alla mobilitazione sarebbe deliberatamente vago, in modo da permettere alla Russia di poter chiamare un numero maggiore di riservisti, se necessario.