Un italo-olandese che combatteva per l’Ucraina è morto vicino a Kharkiv
Si chiamava Benjamin Giorgio Galli, aveva 27 anni ed era originario della provincia di Varese
È morto vicino a Kharkiv un uomo italo-olandese che combatteva nella Legione di difesa ucraina, la formazione militare composta da stranieri che partecipano alla guerra in Ucraina contro le forze d’invasione russe.
L’uomo si chiamava Benjamin Giorgio Galli, aveva 27 anni ed era originario della provincia di Varese. Sua madre, Mirjam Van der Plas, ha confermato la morte all’agenzia di stampa LaPresse. In base alle informazioni ricevute dalla famiglia Galli è morto lunedì. Sarebbe stato ucciso dall’esplosione di una bomba a grappolo, quel tipo di arma utilizzato nei bombardamenti aerei, nel quale una grossa bomba contiene molte “sottomunizioni” secondarie. Sono proibite da una Convenzione dell’ONU del 2008, un trattato che fu firmato da 100 paesi, tra cui non ci sono però Russia, Ucraina e Stati Uniti.
Van der Plas ha raccontato che il figlio combatteva «perché voleva aiutare le persone che erano in difficoltà a causa di questa guerra che definiva una grande ingiustizia». Attualmente la donna si trova a Kiev con il marito per ricevere i documenti necessari al rimpatrio della salma.
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Kharkiv si trova nel nord-est dell’Ucraina e la regione che la circonda è una di quelle che i russi hanno controllato per mesi, prima dell’ultima vittoriosa controffensiva ucraina. La città è stata uno dei principali obiettivi dei bombardamenti russi.
L’esercito ucraino è da poco riuscito a entrare in un piccolo paese vicino a Lysychansk, che si trova nella regione di Luhansk, circa 200 chilometri a sud-est di Kharkiv. È una vittoria piccola da un punto di vista tattico, ma allo stesso tempo simbolica e significativa per l’Ucraina, perché mostra come l’esercito russo non sia più in grado di mantenere il completo e saldo controllo su Luhansk e in generale sul Donbass, la regione orientale che ormai mesi fa era diventata l’obiettivo principale della guerra.