Il nuovo business di Apple è tenerci vivi
Con gli iPhone che si collegano ai satelliti per le emergenze e gli smartwatch che rilevano gli incidenti, la società punta a un nuovo tipo di servizio
Dopo avere creato un insieme di servizi molto redditizi per salvare e condividere file online, fare attività fisica con programmi dedicati, ascoltare la musica, vedere film e serie tv in streaming, ora Apple sta lavorando al prossimo servizio che potrebbe fruttarle molto denaro: salvare la vita dei propri clienti. A inizio settembre ha presentato nuovi iPhone che si possono collegare ai satelliti per richieste di emergenza, nuovi Apple Watch per tenere sotto controllo i propri parametri vitali e un sistema che allerta da solo i soccorsi nel caso in cui si sia coinvolti in un incidente stradale.
Apple non è l’unica società a offrire soluzioni di questo tipo, ma è una delle più ricche e famose al mondo, vende prodotti molto richiesti e ha capacità di marketing superiori a quelle di buona parte della concorrenza e potrebbe quindi riuscire a fare molti soldi in un settore ancora poco sfruttato. In parte, ha già iniziato a farlo: i suoi Apple Watch contengono per esempio da tempo un sistema per rilevare eventuali anomalie nel battito cardiaco, ma la costruzione di un vero e proprio ecosistema richiederà tempo e importanti investimenti. Le tecnologie satellitari, in particolare, sono costose e implicano l’ottenimento di permessi e la collaborazione con aziende specializzate.
iPhone e satelliti
Una delle novità che hanno ricevuto più attenzioni all’evento di Apple dello scorso 7 settembre è stata la capacità dei nuovi iPhone 14 e iPhone 14 Pro di collegarsi ai satelliti per inviare messaggi di emergenza, da utilizzare quando ci si trova in aree dove manca la copertura delle tradizionali reti cellulari. Apple è riuscita a inserire questo sistema di connettività nei propri smartphone senza ricorrere alle grandi e vistose antenne tipiche dei telefoni satellitari, anche se ciò pone qualche limitazione.
Nel caso in cui ci si trovi isolati e con necessità di ricevere soccorso, si deve attivare la funzione di emergenza sull’iPhone, che una volta verificata l’assenza di una connessione cellulare (a qualsiasi operatore, i numeri di emergenza si possono chiamare anche se il telefono non capta il segnale del proprio gestore) attiva la procedura per inviare la richiesta via satellite. Poiché la disponibilità della banda è molto limitata, il sistema propone una sorta di breve questionario sulle condizioni della persona che richiede aiuto e sulla sua posizione geografica, includendo poi le risposte nel messaggio di emergenza.
Terminata la compilazione del messaggio, sullo schermo compaiono le indicazioni per mettere il telefono nelle condizioni di collegarsi al satellite, orientandolo correttamente verso il cielo. Per l’invio del messaggio possono essere necessari più di 15 secondi e la velocità di connessione dipende dal punto in cui ci si trova e dall’eventuale presenza di oggetti, come rami e foglie degli alberi, che potrebbero ostacolare la trasmissione del segnale. Attraverso il satellite, il messaggio viene poi ricevuto da un centro di emergenza, che si occuperà di avvisare i soccorsi per conto della persona che ha inviato l’allarme.
Il servizio sarà inizialmente disponibile negli Stati Uniti e in Canada, ma Apple confida di estenderlo in altre aree del mondo. Sarà gratuito per due anni dal momento dell’acquisto di un iPhone 14, poi diventerà probabilmente a pagamento, ma per ora Apple non ha fornito dettagli in merito. Sui tempi e le modalità di espansione del servizio incideranno molto gli accordi con le società satellitari.
Costellazioni
Il nuovo sistema è basato sui satelliti gestiti da Globalstar, una società della Louisiana (Stati Uniti) fondata alla fine degli anni Novanta e dal passato economico un poco traballante, con una richiesta di fallimento nei primi anni Duemila poi superata grazie a un nuovo giro di finanziamenti e infine a una quotazione sul mercato azionario. E proprio in borsa la scorsa settimana il valore delle azioni di Globalstar era aumentato del 40 per cento in seguito all’annuncio di Apple e al grande interesse suscitato dal nuovo sistema di emergenza.
Come sempre Apple non ha fornito dettagli sui propri piani, ma secondo alcune fonti consultate da Reuters la società ha in programma di investire almeno 450 milioni di dollari per l’infrastruttura satellitare, destinando una parte notevole dell’investimento proprio a Globalstar. Apple si è inoltre impegnata a contribuire alla spesa necessaria per costruire e portare in orbita i satelliti che dovranno essere impiegati per estendere il servizio.
Per Globalstar è un’importante opportunità, anche se potrebbe significare rimanere legati strettamente ad Apple. L’azienda satellitare avrà infatti la facoltà di offrire connessioni satellitari ad altri clienti, ma Apple potrà porre un veto sui contratti che riterrà rischiosi per mantenere efficiente il proprio servizio. Il prossimo anno Apple dovrebbe investire fino a 110 milioni di dollari in Globalstar, a fronte di 124 milioni di dollari ricavati dall’azienda nel 2021. Nel complesso l’investimento è stato comunque definito vantaggioso per Apple da parte di vari analisti.
Il coinvolgimento in Globalstar potrebbe comportare qualche complicazione per Apple, a seconda dei paesi e delle regole sulla gestione dei servizi satellitari e delle frequenze radio. Negli Stati Uniti, per esempio, l’autorità che se ne occupa (FCC) ritiene che un soggetto con forti investimenti in un’azienda che gestisce trasmissioni radio sia paragonabile a un proprietario di quella società, con gli oneri che ne derivano. Un aumento degli investimenti da parte di Apple in Globalstar potrebbe quindi rendere necessaria una richiesta di autorizzazione da parte della FCC.
Burocrazia a parte, un impegno di Apple nel settore delle comunicazioni satellitari era atteso da tempo e se ne era già parlato in concomitanza con l’annuncio dei modelli precedenti di iPhone, per esempio lo scorso anno. Complici i minori costi di gestione dei satelliti di nuova generazione, più piccoli ed economici da mandare in orbita, il settore per offrire connessioni dallo Spazio è in pieno sviluppo. Di recente Starlink, il servizio per collegarsi a Internet con i satelliti di Elon Musk, ha annunciato un accordo con l’operatore mobile T-Mobile per offrire connessioni ai propri utenti, seppure al momento con numerose limitazioni nella capacità del sistema.
Amazon, altra grande azienda tecnologica, sta investendo in Project Kuiper, sempre per Internet dallo Spazio. Il servizio prevede la realizzazione di una costellazione di satelliti, ma per ora l’obiettivo sembra essere sfruttare il sistema per i ripetitori cellulari e non per raggiungere direttamente gli smartphone.
Le reti cellulari per come le conosciamo, basate sui ripetitori, continueranno a esistere, ma in futuro le connessioni satellitari potrebbero integrarne i servizi o essere offerte come soluzioni alternative specialmente nelle aree più remote del pianeta. Sono però necessari tempo e molte risorse per creare costellazioni di migliaia di piccoli satelliti che offrano velocità di connessione adeguate e concorrenziali rispetto alle tecnologie che già utilizziamo normalmente. Inoltre, soprattutto per motivi di antenna, il sistema presentato sugli iPhone 14 ha una capacità molto limitata per stessa ammissione di Apple, ma ideale per iniziare con un servizio per l’invio di richieste di aiuto che un giorno potrà rientrare nelle varie opzioni di abbonamento offerte dall’azienda.
Emergenza al polso
A inizio settembre, Apple ha inoltre presentato Apple Watch Ultra, una nuova versione più grande dei suoi famosi smartwatch e pensata soprattutto per chi fa escursionismo di alto livello o sport estremi. A differenza dei precedenti modelli, la cui batteria dura per un giorno, Apple Watch Ultra ha un’autonomia di 36 ore circa e fino a 60 ore con un’opzione di risparmio energetico, più adatta per chi rimane per più giorni all’aperto e senza possibilità di ricaricare lo smartwatch, che come altri modelli può collegarsi da solo alla rete cellulare.
Apple dice che il nuovo orologio è più resistente, sia agli urti sia ai forti sbalzi di temperatura e che può funzionare tra -20 °C e 55 °C. È inoltre certificato per compiere immersioni fino a 40 metri di profondità e ha cinturini rinforzati per essere più resistenti. Non può naturalmente collegarsi ai satelliti per chiamate di emergenza, ma ha un sistema per emettere un suono di emergenza o per inviare richieste di aiuto su rete cellulare, indicando in tempo reale la propria posizione. Anche in questo caso l’idea è di offrire un servizio potenzialmente salvavita, cui l’azienda tiene molto per far passare il messaggio di essere attenta non solo alla salute dei propri clienti, ma anche alla loro incolumità.
Apple Watch Ultra costa circa mille euro e non sarà quindi alla portata di molti, senza contare che dopo la presentazione esperti e sportivi hanno fatto notare come esistano da tempo smartwatch pensati per chi fa sport estremi, spesso con una durata della batteria superiore a quella del nuovo orologio. Alcune funzioni salvavita sviluppate da Apple sono comunque disponibili sugli Apple Watch e arriveranno anche sugli iPhone più recenti.
Da tempo gli Apple Watch hanno per esempio un misuratore della frequenza cardiaca, che segnala eventuali anomalie nel battito che potrebbero indicare un problema di salute. A questo sensore è stato di recente aggiunto un misuratore dei livelli di ossigeno nel sangue, i cui dati combinati ad altri parametri possono fornire ulteriori informazioni sulla propria salute. I modelli presentati quest’anno hanno inoltre un misuratore della temperatura corporea, il cui principale utilizzo è per tenere traccia del ciclo mestruale e fare previsioni sui periodi di fertilità.
Varie università e centri di ricerca, negli Stati Uniti e non solo, hanno avviato studi e progetti sperimentali per verificare la possibilità di impiegare questi strumenti degli Apple Watch per fare diagnosi precoci, oppure ancora per tenere sotto controllo la salute di pazienti con particolari malattie, a cominciare da quelle croniche. Alcuni studi hanno già messo in evidenza l’importanza del misuratore della frequenza cardiaca, e ci sono numerose persone che hanno scoperto di avere problemi cardiaci indossando un Apple Watch.
I vari sensori sono inoltre utili per tenere traccia dell’attività fisica, altro ambito in cui Apple ha investito molto costruendo un servizio, Fitness+, ora a pagamento per seguire allenamenti in streaming e misurare i propri progressi. L’abbonamento viene offerto in prova gratuita per qualche mese e chi lo prova difficilmente sceglie di disdirlo, considerato che le sue funzionalità sono altamente integrate con gli Apple Watch e gli iPhone. È una strategia commerciale che Apple utilizza in numerosi ambiti, cercando di creare un ecosistema dal quale è poi difficile uscire, perché magari si perderebbero i dati raccolti sui progressi raggiunti o, in ambiti totalmente diversi, le proprie playlist preferite del servizio in streaming Apple Music.
Il nascente business per salvare la vita non è il frutto di qualche improvvisazione e ha visto impegnata Apple da vari anni. Nel 2018, per esempio, l’azienda fece un annuncio per l’epoca sorprendente: grazie ai sensori di movimento e al software, i suoi Apple Watch sarebbero stati in grado di rilevare cadute accidentali e di chiamare i soccorsi da soli nel caso in cui la persona che li indossava non fosse più reattiva. Da allora sono circolate storie e testimonianze di persone salvate grazie a quella funzione, sia che si trovassero lungo un percorso di downhill sia in un più confortevole, ma a volte comunque pericoloso, ambiente domestico.
L’evoluzione di quel sistema è stata presentata sempre a inizio settembre, ed è una funzione per rilevare anche gli incidenti automobilistici. L’orologio valuta l’improvvisa decelerazione, l’eventuale impatto del corpo con parti dell’auto o con gli airbag e determina se attivarsi per chiamare i soccorsi. Il sistema funziona grazie a una serie di algoritmi, che sono stati addestrati con tecniche di intelligenza artificiale utilizzando i dati su oltre un milione di ore di guida e incidenti stradali. La funzione è disponibile anche sugli iPhone 14, sempre con l’obiettivo di estendere il più possibile gli ambiti in cui sono disponibili le funzioni di sicurezza offerte come un servizio da Apple.
Difficilmente queste funzioni diventeranno a pagamento perché, a differenza del sistema di comunicazione satellitare per le emergenze che si appoggia a un servizio più grande, la rilevazione delle cadute e degli incidenti avviene direttamente sui dispositivi delle persone interessate. Acquistandoli, si accede a queste funzionalità e per molte persone costituiscono un incentivo più che sufficiente per scegliere di comprare un Apple Watch.