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  • Lunedì 19 settembre 2022

Alberto Genovese è stato condannato per aver violentato due ragazze

A otto anni e quattro mesi di carcere: la sentenza riguarda due violenze commesse dall'imprenditore a Milano e Ibiza

Alberto Genovese esce dall'aula del tribunale dopo la sentenza, a Milano (ANSA/MATTEO CORNER)
Alberto Genovese esce dall'aula del tribunale dopo la sentenza, a Milano (ANSA/MATTEO CORNER)
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Alberto Genovese, l’imprenditore arrestato nel novembre 2020 a Milano con l’accusa di aver violentato, durante una festa a casa sua, una ragazza di 18 anni, è stato condannato a otto anni e quattro mesi di carcere, nel processo di primo grado che si è svolto con rito abbreviato. Il processo ha riguardato anche una seconda accusa di violenza nei confronti di una ragazza di 23 anni, avvenuta durante una festa in una villa di Ibiza, in Spagna. Per questo secondo caso di violenza è stata condannata a due anni e cinque mesi di carcere anche l’ex fidanzata di Genovese, Sarah Borruso. 

Genovese ha 45 anni ed era divenuto molto in ambito imprenditoriale per aver fondato Facile.it, uno dei principali portali italiani per confrontare i costi delle polizze assicurative, che vendette nel 2014. Fu arrestato dopo la denuncia di una ragazza che raccontò alla polizia di essere stata violentata durante una festa nell’attico dell’imprenditore, chiamato Terrazza Sentimento, in centro a Milano. Mentre era già in carcere, Genovese fu accusato anche da un’altra ragazza, per un episodio analogo avvenuto a Ibiza. La denuncia coinvolse anche quella che all’epoca era la ragazza di Genovese, Sarah Borruso, accusata di aver partecipato alla violenza.  

Durante il processo, il procuratore aggiunto di Milano, Letizia Mannella, e i pubblici ministeri Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, avevano sostenuto che le violenze erano state compiute dopo che Genovese aveva reso incoscienti le ragazze con cocaina e ketamina. L’accusa ha sostenuto che Genovese aveva la «piena volontà» di abusare delle sue vittime che venivano attirate alle feste dove si faceva ampio uso di alcol e droghe versate nei piatti di portata.

Per il primo caso, quello della violenza sulla diciottenne, i difensori dell’imprenditore avevano chiesto di riconoscergli la semi infermità mentale e, di conseguenza, una condanna al minimo della pena. Una consulenza e le stesse dichiarazioni di Genovese avevano puntato molto sull’abuso di cocaina da parte dell’uomo, che organizzava feste in cui si faceva largo uso di droghe, e anche su suoi presunti disturbi psichici. Per l’altro caso, invece, i legali avevano chiesto l’assoluzione per l’insussistenza del fatto.

Il giudice ha invece accolto in pieno le tesi e le richieste dell’accusa.

Questo processo ha riguardato i primi due casi di violenza per i quali Alberto Genovese è stato denunciato, ma ci sono altre quattro denunce nei suoi confronti. Riguardano la distribuzione di sostanze stupefacenti e sospetti su possibili reati di natura fiscale per i quali all’imprenditore sono stati sequestrati 4,3 milioni di euro. Inoltre, Genovese avrebbe anche offerto 10mila euro alla sua prima accusatrice per ritirare le accuse.