A Izyum è stata trovata una fossa comune con circa 440 cadaveri
Secondo il governo ucraino è una delle più estese trovate finora in una città liberata dall'occupazione russa
Giovedì le autorità ucraine hanno dichiarato di aver scoperto una fossa comune contenente circa 440 cadaveri a Izyum, la città ucraina liberata dopo mesi di occupazione russa nell’inaspettata e vittoriosa controffensiva della scorsa settimana. La fossa comune si trova nei pressi di una foresta non lontano dalla città: la sua esistenza è stata confermata da alcuni giornalisti di Associated Press, che tuttavia non hanno potuto confermare indipendentemente il numero dei cadaveri.
Serhiy Bolvinov, il capo della polizia locale, ha detto che è una delle più estese fosse comuni trovate in una città ucraina liberata, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’ha paragonata ai ritrovamenti di cadaveri a Bucha, cittadina a nord-ovest di Kiev in cui i russi commisero un terribile massacro nei primi mesi di guerra.
«La Russia sta lasciando morte ovunque dietro di sé e deve esserne ritenuta responsabile», ha detto Zelensky.
Non si sa molto sull’identità delle persone ritrovate nella fossa comune, né sulle circostanze della loro uccisione: sembra che siano sia soldati che civili. Secondo Bolvinov alcuni sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco, altri in bombardamenti e colpi di artiglieria. Ora comunque verranno svolti i necessari accertamenti e secondo la polizia locale si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni.
Da quando Izyum e altre ampie aree del nord-est ucraino sono state liberate, le autorità stanno indagando su possibili abusi e crimini commessi dai russi durante l’occupazione. Di recente il ministero dell’Interno ucraino ha annunciato di aver rinvenuto prove di torture commesse dai militari russi nella zona di Kharkiv.