In Svezia ha vinto il centrodestra
Di poco, e il secondo partito più votato è stato quello dei Democratici Svedesi, di estrema destra
La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni parlamentari che si sono svolte domenica in Svezia e in virtù della maggioranza dei seggi in parlamento potrà quindi provare a esprimere il prossimo capo di governo, che prenderà il posto fin qui occupato da Magdalena Andersson, leader dei Socialdemocratici. Sono state elezioni il cui risultato è stato raccontato per giorni come in bilico, in attesa dei voti per posta e dall’estero arrivati nella giornata di mercoledì: la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 49,6 per cento dei voti, quella di centrosinistra il 48,9 per cento. In parlamento, il centrodestra avrà 176 parlamentari, tre in più del centrosinistra.
Con circa il 30 per cento delle preferenze, i Socialdemocratici sono stati il partito più votato, all’interno però di una coalizione che è andata peggio rispetto a quella di centrodestra. Andersson ha ammesso la sconfitta nella serata di mercoledì.
La coalizione di centrodestra è formata da tre partiti di centro destra e dal partito dei Democratici Svedesi, una formazione di estrema destra diretta discendente dei neonazisti svedesi. Con poco più del 20 per cento delle preferenze complessive, i Democratici Svedesi sono stati il secondo partito più votato e quindi anche il più votato della coalizione di cui fanno parte. I Moderati guidati da Ulf Kristersson, storico partito di centrodestra svedese, hanno invece ottenuto poco più del 19 per cento dei voti.
Nonostante la vittoria, la coalizione di centrodestra potrebbe però avere problemi nel formare e mantenere un governo. Per due motivi principali: il primo è che avrà una maggioranza molto risicata, visto che ha ottenuto solamente tre seggi in più rispetto alla coalizione di centrosinistra; il secondo è che il risultato dei Democratici Svedesi potrebbe complicare i rapporti di forza all’interno della coalizione di governo.
Ci si aspetta infatti che a guidare il nuovo governo sia Kristersson e non Jimmie Akesson, leader dei Democratici Svedesi, che negli ultimi anni ha compiuto un’opera di “normalizzazione” del suo partito, aumentando gradualmente i consensi.
In particolare, Akesson ha cercato di cancellare l’immagine legata al fascismo e al neonazismo, e ha espulso parte delle componenti più radicali del partito. Ne ha anche rinnovato il simbolo, sostituendo la fiamma con un fiore. I partiti di centrosinistra, però, non hanno mai creduto a una vera svolta moderata dei Democratici Svedesi, e hanno continuato ad accusarli di essere una minaccia per la democrazia. In campagna elettorale i partiti di centrodestra alleati con i Democratici Svedesi si erano detti contrari a supportare un governo guidato da Akesson o con membri del suo partito in posizioni chiave del governo.
Ammettendo la sconfitta elettorale, Andersson ha detto: «so che molti svedesi sono preoccupati. Capisco la vostra preoccupazione e la condivido».
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