Cosa sappiamo degli accoltellamenti in Canada
Sono stati compiuti in gran parte in una comunità indigena, e uno dei due sospetti responsabili è stato trovato morto
Domenica in Canada almeno 10 persone sono state uccise in una serie di accoltellamenti compiuti in 13 punti della provincia di Saskatchewan, molti dei quali in una comunità di indigeni. Ci sono due sospetti responsabili: uno è stato trovato morto lunedì, l’altro è ancora in fuga. Delle circostanze e motivazioni degli attacchi si sa ancora molto poco.
Gli accoltellamenti sono stati compiuti domenica mattina: la prima telefonata alla polizia è arrivata alle 5.30 locali e ne sono seguite altre subito dopo. La comunità di indigeni in cui è stata compiuta la maggior parte degli attacchi è la James Smith Cree Nation, in cui vivono circa 2mila persone. Si trova a nord-est di Weldon, cittadina di circa 200 abitanti in cui si sono verificati gli altri accoltellamenti.
Oltre alle 10 persone uccise, ne sono state ferite 18. Quasi tutte sono state portate in ospedale: 4 sono in condizioni critiche, 9 in condizioni stabili e 4 sono già state dimesse.
La ricerca dei due sospetti responsabili è cominciata domenica stessa: si chiamano Damien Sanderson e Myles Sanderson e sono due fratelli di 31 e 30 anni. Quello che è stato trovato morto è il primo, Damien Sanderson: la polizia locale ha detto che il suo corpo è stato trovato proprio nella comunità indigena James Smith Cree Nation, in mezzo all’erba alta nei pressi di una casa che la polizia stava esaminando nell’ambito delle indagini sugli accoltellamenti.
Rhonda Blackmore, a capo della polizia locale, ha detto che le ferite sul suo corpo fanno pensare che sia stato ucciso. Non ha dato però altri dettagli sulle circostanze della sua morte, né sull’eventuale responsabilità del fratello Myles, che è ancora in fuga.
Myles Sanderson ha diversi precedenti penali per atti di violenza contro persone e proprietà: la polizia provinciale ha detto che lo sta cercando già dallo scorso maggio, quando era scomparso dopo essere stato messo provvisoriamente in libertà mentre scontava una pena di cinque anni per aggressione e rapina.
Secondo le autorità locali, potrebbe essere a bordo di una Nissan Rogue nera con la targa della provincia di Saskatchewan, avvistata l’ultima volta domenica pomeriggio a Regina, il capoluogo provinciale. Nel frattempo in tutta la provincia è stato dichiarato lo stato di emergenza, per ora fino alle 16.30 locali di martedì. Sulle tracce di Sanderson ci sono le polizie di tre province: oltre a Saskatchewan, anche Manitoba e Alberta.
Delle circostanze e motivazioni degli accoltellamenti non si sa ancora molto. Il capo della Federazione delle Nazioni Indigene Sovrane ha diffuso una dichiarazione in cui ha alluso alla possibilità che gli attacchi fossero legati al traffico di droga, senza però dare ulteriori dettagli.