Oggi comincia il processo per otto persone accusate di aver collaborato all’attentato del 14 luglio 2016 a Nizza
Oggi, lunedì 5 settembre, comincia il processo per otto persone accusate di aver collaborato all’attentato avvenuto il 14 luglio 2016 a Nizza, in Francia, in cui un uomo a bordo di un camion aveva investito centinaia di persone, uccidendone 86 e ferendone più di 400. L’attacco era avvenuto sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare della città, dove si erano radunati in moltissimi per assistere a uno spettacolo di fuochi d’artificio, durante le annuali celebrazioni dell’anniversario della presa della Bastiglia. Pochi giorni dopo, l’attentato fu rivendicato dallo Stato Islamico (ISIS).
L’attentatore, un uomo franco-tunisino che all’epoca aveva 31 anni, si chiamava Mohamed Lahouaiej-Bouhlel ed era stato ucciso dalla polizia la sera dell’attacco, dopo che aveva iniziato a sparare con un’arma verso gli agenti dall’abitacolo del camion. A processo andrà chi è accusato di averlo aiutato: tre uomini che avrebbero procurato il camion e le armi con cui compì l’attacco, accusati di aver fatto parte di un’associazione criminale terroristica, e altre cinque persone che saranno invece processate per traffico di armi, ma non per terrorismo. Rischiano pene dai 5 anni di carcere all’ergastolo.
Il processo durerà fino a dicembre e si svolgerà in un’aula di tribunale speciale, che era stata costruita per i processi relativi agli attacchi terroristici avvenuti a Parigi pochi mesi prima di quello di Nizza, il 13 novembre 2015 (il più grosso dei quali fu quello alla sala da concerti Bataclan). Il processo per l’attentato di Nizza riguarderà solo l’attacco e non eventuali falle nella sicurezza e nell’organizzazione delle celebrazioni del 14 luglio 2016 in città, come avevano chiesto diversi sopravvissuti e parenti dei morti nell’attentato.