Al largo di Gibilterra sono in corso le operazioni di emergenza per pompare carburante da una nave che rischia di affondare
Al largo di Gibilterra sono in corso le operazioni di emergenza per pompare carburante fuori da una nave portarinfuse (pensata cioè per trasportare carichi che non sono container) che rischia di affondare a causa di una collisione avvenuta lunedì sera. Giovedì le squadre di soccorso della piccola exclave britannica nel sud della Spagna hanno inoltre disposto barriere protettive sulla superficie dell’acqua per cercare di arginare la perdita di combustibile in mare ed evitare un danno ambientale maggiore. Venerdì mattina le autorità di Gibilterra hanno detto che l’80 per cento del carburante della nave era stato rimosso.
La portarinfuse OS35 si era scontrata lunedì sera al largo delle coste di Gibilterra con la Adam LNG, una nave che stava trasportando gas naturale liquefatto (GNL). La collisione non aveva provocato alcun ferito, ma aveva causato danni alla portarinfuse, che secondo le autorità del territorio britannico aveva tuttavia proseguito la navigazione in direzione dello stretto di Gibilterra, che collega il mar Mediterraneo all’oceano Atlantico. Dal momento che la nave aveva cominciato a imbarcare acqua, le autorità portuali avevano deciso di portarla vicino alla riva per impedirle di affondare e avviare così le operazioni di soccorso.
Secondo le informazioni ottenute da BBC, il capitano della nave è stato arrestato. Per aiutare a rimuovere il combustibile disperso in mare sono intervenute anche alcune squadre di soccorso marino spagnole.