Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera russa Lukoil, è morto dopo essere caduto dalla finestra di un ospedale di Mosca

Ravil Maganov insieme al presidente russo Vladimir Putin, da un video diffuso dal canale YouTube Asia Radar
Ravil Maganov insieme al presidente russo Vladimir Putin, da un video diffuso dal canale YouTube Asia Radar

Giovedì, a Mosca, è morto dopo essere precipitato dalla finestra al sesto piano di un ospedale Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione di Lukoil, la più grande compagnia petrolifera privata russa: Maganov, che aveva 67 anni, era ricoverato all’Ospedale clinico centrale di Mosca, uno dei più noti e prestigiosi della città.

Si sa ancora molto poco sulle circostanze della sua morte: secondo quanto riferito da forze dell’ordine all’agenzia di stampa russa Tass, Maganov era stato ricoverato dopo un infarto e al momento gli investigatori starebbero trattando la sua morte come un caso di suicidio. Le notizie al riguardo sono però ancora piuttosto scarne, e vanno prese con cautela.

Maganov era stato l’unico manager di una compagnia petrolifera russa a criticare l’invasione russa dell’Ucraina: lo scorso marzo aveva chiesto che la guerra finisse «il più presto possibile» ed espresso compassione per le vittime di quella che aveva definito una «tragedia».

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