Il partito di maggioranza polacco vuole miliardi di euro dalla Germania
Li ha chiesti come risarcimento per i danni della Seconda guerra mondiale, ma è soprattutto per raccogliere consensi
Jaroslaw Kaczynski, leader del partito di destra radicale Diritto e Giustizia che guida la Polonia dal 2015, ha detto di volere dalla Germania un risarcimento per le perdite subite durante l’occupazione del paese avvenuta nel corso della Seconda guerra mondiale. La stima dei danni che la Germania dovrebbe ripagare, secondo il partito, sarebbe pari a 1,3mila miliardi. L’annuncio è stato fatto nella giornata di giovedì a Varsavia, durante la commemorazione per l’83esimo anniversario dall’invasione di Hitler che causò l’inizio della Seconda guerra mondiale.
Non è la prima volta che Diritto e Giustizia chiede una cosa simile alla Germania, nonostante entrambi i paesi facciano parte dell’Unione Europea e della NATO, e abbiano solidi rapporti commerciali. Il governo polacco però non ha mai portato avanti ufficialmente questo tipo di richieste e il fatto che Kaczynski sia tornato a parlarne è stato da molti interpretato come una mossa politica per guadagnare consensi in vista delle elezioni che si terranno l’anno prossimo.
Molti commentatori sostengono che da un punto di vista legale le possibilità che la Polonia riesca a ottenere un risarcimento sono poche. Lo stesso Kaczynski nel suo discorso ha detto che «è un percorso che richiederà molto tempo e non sarà facile» e che non si aspetta «un rapido successo». Dopo la guerra infatti la Polonia aveva ottenuto molti territori dalla Germania sconfitta e nel 1953 il governo comunista che guidava il paese aveva rinunciato a fare domanda di risarcimento alla Germania dell’Est, probabilmente per via delle pressioni dell’Unione Sovietica.
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha detto che «la questione della riparazione dei danni è chiusa» e che questo è un presupposto fondamentale «per l’odierno ordine europeo».
Il governo polacco e il partito che lo guida stanno attraversando un periodo particolarmente difficile a causa dell’aumento dei costi dell’energia e dell’inflazione. Inoltre, da febbraio l’Unione Europea trattiene i fondi destinati alla Polonia per compensare una multa che il governo polacco si rifiuta da mesi di pagare. Donald Tusk, leader del partito di opposizione al governo, ha accusato Kaczynski di aver tirato fuori la richiesta di compensi alla Germania solo per fare propaganda elettorale.
Durante l’occupazione nazista che durò dal 1939 al 1945, la città di Varsavia fu rasa al suolo e morirono circa 6 milioni di polacchi: un quinto della popolazione di allora. Il sentimento anti-tedesco legato alla memoria della Seconda guerra mondiale è ancora vivo in molti cittadini polacchi e viene spesso usato da Diritto e Giustizia per ottenere consensi. L’esperto Piotr Buras ha detto a Bloomberg che in Polonia una manifestazione di fobia anti-tedesca come quella di questi tempi non si vedeva dalla fine del comunismo: «con le elezioni tra un anno, Diritto e Giustizia non ha molti modi efficaci per risollevare la propria popolarità, così deve andare all’attacco e identificare un nemico – e la Germania è una buona candidata a esserlo».
L’ultimo evento scatenante dell’odio polacco per la Germania è stata l’invasione dell’Ucraina, dopo la quale la Polonia si è spesa molto contro la Russia, interrompendo le forniture di gas e vietando ai turisti russi l’ingresso nel paese, e ha criticato la Germania per non essere stata altrettanto drastica.
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