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  • Giovedì 1 settembre 2022

Una delegazione dell’ONU ha visitato la centrale nucleare di Zaporizhzhia

Dopo le preoccupazioni dovute ai bombardamenti nella zona, gli ispettori hanno detto che si fermeranno per qualche giorno

Rafael Mariano Grossi (AP Photo/Andriy Andriyenko)
Rafael Mariano Grossi (AP Photo/Andriy Andriyenko)
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Nella giornata di giovedì la delegazione di ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA), l’organizzazione dell’ONU incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare, ha fatto una prima visita alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Da diversi giorni si parlava dell’urgenza di questo intervento per via della situazione preoccupante dovuta ai gravi rischi che gli attacchi militari attorno alla centrale – di cui Ucraina e Russia si accusano a vicenda – potrebbero provocare.

La visita è stata ritardata di diverse ore a causa dei bombardamenti nella zona, ma il direttore generale dell’IAEA Rafael Mariano Grossi ha detto di aver visto «quello che doveva vedere» e ha confermato che la struttura e la sua integrità fisica sono state compromesse più volte. La delegazione dell’ONU ha fatto sapere che si fermerà per qualche giorno.

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa e si trova in una regione ucraina occupata dall’esercito russo in cui da settimane vengono compiuti attacchi, con crescenti preoccupazioni legate al rischio di un incidente nucleare, situazione che aveva reso sempre più urgente la visita degli ispettori dell’IAEA. Il 25 agosto la centrale era stata anche tagliata fuori dalla rete elettrica ucraina dopo essere stata danneggiata da alcuni incendi, probabilmente causati dai bombardamenti. Era stata riconnessa alla rete elettrica nazionale solo venerdì pomeriggio.

La visita – durante la quale gli ispettori sono stati guidati da soldati russi – è durata qualche ora. Grossi ha detto di aver ricevuto informazioni molto chiare e che il personale ha svolto il proprio lavoro con professionalità nonostante le condizioni difficili.