L’Ucraina sta cercando di riprendersi Kherson
Dice di avere iniziato la tanto annunciata controffensiva e di avere sfondato la prima linea di difesa russa; secondo i russi l'operazione è «fallita miseramente»
Lunedì l’esercito ucraino ha avviato una serie di attacchi nel sud dell’Ucraina, in particolare in varie zone vicino a Kherson, la prima grande città a essere occupata dall’esercito russo all’inizio dell’invasione. Sembra che questi attacchi siano parte di una più ampia controffensiva per riconquistare Kherson, preannunciata dall’esercito più volte negli scorsi mesi ma senza risultati concreti fin qui. Secondo fonti ucraine, le truppe sarebbero riuscite a sfondare la prima linea di difesa dei russi liberando alcune zone della regione di Kherson non meglio specificate, mentre il ministero della Difesa russo ha detto che l’offensiva è «fallita miseramente» e che «le unità ucraine hanno subìto gravi perdite».
Al momento non è stato possibile verificare né gli eventuali avanzamenti dell’esercito ucraino a sud né le affermazioni del ministero della Difesa russo. Non è neanche chiaro quanto sia effettivamente ampia e sostenuta la controffensiva ucraina.
La portavoce del comando meridionale dell’esercito, Nataliya Gumenyuk, ha fatto sapere che «ogni operazione militare richiede discrezione» e che «bisogna rimanere pazienti». Durante i combattimenti di lunedì mattina la rete elettrica in vaste zone della regione di Kherson ha smesso di funzionare, e i media russi hanno scritto che alcune città sono state evacuate. Secondo l’esercito ucraino, la prima linea di difesa è stata penetrata dopo un’intensa offensiva con i lanciarazzi HIMARS che hanno neutralizzato le comunicazioni russe.
Un ufficiale militare statunitense citato dal New York Times e rimasto anonimo ha detto che la controffensiva dimostra «l’appetito degli ucraini per un progresso sul campo di battaglia». Allo stesso tempo, però, l’ufficiale ha aggiunto che alla Difesa statunitense sono cauti riguardo alle capacità dell’esercito ucraino di riguadagnare territorio.
Il governo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky voleva avviare una controffensiva in quella zona da tempo e doveva farlo necessariamente prima della fine dell’estate, perché con l’autunno le campagne della regione di Kherson si trasformano in distese fangose e impraticabili. Inoltre, con tutta probabilità in autunno l’Europa affronterà una grave crisi energetica che potrebbe fiaccare il sostegno economico e militare all’Ucraina e rendere ancora più difficoltoso qualsiasi tentativo di contrattacco contro la Russia.
Gli attacchi a sud sono stati compiuti in concomitanza con la partenza di una delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA, facente capo all’ONU) per visitare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova più di 200 chilometri a nordest di Kherson. La delegazione dovrà verificare che non ci siano danni alla centrale, che è la più grande d’Europa e che si trova in una regione ucraina occupata dall’esercito russo in cui da settimane vengono compiuti attacchi, con crescenti preoccupazioni legate al rischio di un incidente nucleare.
– Leggi anche: Sei mesi di guerra in Ucraina