La Corte Suprema della Malesia ha confermato la condanna a 12 anni di carcere per l’ex primo ministro Najib Razak

Najib Razak (AP Photo/Vincent Thian)
Najib Razak (AP Photo/Vincent Thian)

Martedì la Corte Suprema della Malesia ha confermato la condanna a 12 anni di carcere per l’ex primo ministro Najib Razak: significa che Najib comincerà subito a scontare la pena, diventando il primo ex capo di governo del paese a essere incarcerato. Era accusato di aver sottratto 42 milioni di ringgit (circa 8 milioni e mezzo di euro) dal fondo d’investimento sovrano dello stato malese 1MDB e di averli trasferiti su un suo conto personale.

Najib era stato condannato in primo grado a luglio del 2020 per diversi capi d’accusa, tra cui corruzione e abuso di potere, ma era già stato arrestato a luglio del 2018, rimanendo in libertà dopo aver pagato una cauzione di circa 215mila euro. Il suo incarico da primo ministro era finito qualche mese prima, dopo che a maggio aveva perso le elezioni. Dopo la condanna in primo grado aveva fatto appello contro la sentenza, ma martedì i giudici della Corte Suprema hanno giudicato il suo tentativo «privo di qualsiasi merito».

Lo scandalo riguardante il fondo sovrano 1MDB, 1Malaysia Development Bhd, aveva fatto emergere una rete globale di frodi e corruzione, una delle truffe finanziarie maggiori dell’ultimo decennio. Per il suo coinvolgimento, Najib sta affrontando 42 accuse in cinque processi separati. Resta comunque un personaggio molto influente nella politica del paese: dopo la caduta del governo riformista che aveva vinto le elezioni del 2018, infatti, il suo partito è tornato a guidare il governo.