Corea del Sud e Stati Uniti hanno cominciato le esercitazioni militari congiunte più grosse degli ultimi anni in risposta alle crescenti tensioni con la Corea del Nord
Lunedì la Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno cominciato le esercitazioni militari congiunte più grosse degli ultimi anni in risposta alle crescenti tensioni con la Corea del Nord. Al momento non sono stati resi noti i dettagli delle operazioni, che dureranno 11 giorni e si concluderanno il prossimo primo settembre, ma le autorità militari di entrambi i paesi hanno detto che sono state organizzate a causa della crescente «intensità e frequenza dei test missilistici» nordcoreani nell’ultimo anno: il loro obiettivo è che la Corea del Sud possa farsi trovare pronta a gestire eventuali attacchi della Corea del Nord. Il rischio però è che facciano aumentare ulteriormente le tensioni in corso tra i due paesi.
Quelle che sono cominciate oggi sono le esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti più grosse dal 2017 e derivano dalla volontà del nuovo presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol di adottare una linea più dura contro la Corea del Nord. Secondo i principali giornali internazionali e le agenzie di stampa, comprenderanno sia simulazioni con jet militari e carri armati che simulazioni di attacchi da parte della Corea del Nord.
Negli ultimi anni le esercitazioni congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti erano state progressivamente ridotte per via dei tentativi dell’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in di riconciliare i rapporti con la Corea del Nord, e poi a causa della pandemia da coronavirus. Le esercitazioni previste per il 2019 invece erano state cancellate dall’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con una concessione che fu interpretata come un tentativo di persuadere il dittatore nordcoreano Kim Jong-un ad abbandonare il programma nucleare del paese.
Nell’ultimo anno però i test missilistici della Corea del Nord si sono intensificati: l’ultimo era stato compiuto la settimana scorsa, quando la Corea del Nord aveva lanciato due missili dalla propria costa occidentale mentre Corea del Sud e Stati Uniti si stavano preparando alle operazioni preliminari per le esercitazioni. A fine luglio il dittatore nordcoreano Kim Jong-un aveva anche detto che la Corea del Nord era pronta a usare le armi nucleari in caso di «confronto militare».