Una memorabile edizione degli Europei di nuoto
Approfittando delle opportunità del momento, l’Italia ha staccato tutti ed è arrivata prima nel medagliere per la prima volta nella storia
Si concludono domenica i Campionati europei di nuoto a Roma, in cui l’Italia ha ottenuto risultati senza precedenti. Sulla scia dei successi ai Mondiali di Budapest di fine giugno, la nazionale di nuoto è arrivata prima nel medagliere per la prima volta nella sua storia, con 67 medaglie complessive, 24 delle quali d’oro. Sono quasi il triplo di quelle vinte dalla Gran Bretagna, la seconda classificata per numero di medaglie, e quindi molte più di quelle vinte da nazioni come Francia e Ungheria, le altre europee con maggior tradizione negli sport acquatici.
Nell’edizione del 2020 disputata l’anno scorso a Budapest per via della pandemia, l’Italia si fermò al terzo posto con 44 medaglie. A distanza di dodici mesi ne sono state vinte 23 in più, ed è andata anche meglio di quello che ci si aspettava.
In questo hanno influito alcune coincidenze, come l’assenza della Russia — prima nel medagliere di un anno fa con 42 medaglie — e la forma non ottimale degli atleti britannici, impegnati fino allo scorso otto agosto nei Giochi del Commonwealth ospitati in casa. Ma la nazionale italiana, che si trova in uno dei momenti più floridi della sua storia recente, grazie a un ricambio generazionale che sta dando grandi risultati, si è fatta trovare pronta ed è riuscita a vincere praticamente tutto quello che ha potuto.
Le 67 medaglie italiane si dividono quasi equamente tra uomini e donne (33 e 26), più altre otto arrivate dagli eventi misti. Solo Germania, Gran Bretagna e Francia si sono divise in modo così equo le medaglie. Nel nuoto le italiane più vincenti sono state Simona Quadarella, oro negli 800 e nei 1500 stile libero, e Margherita Panziera, oro nei 100 e nei 200 dorso. Fra gli uomini, Thomas Ceccon ha vinto quattro ori e due argenti, tra dorso, farfalla e staffette; Nicolò Martinenghi ha vinto l’oro nella staffetta 4×100, nei 50 e nei 100 rana; Gregorio Paltrinieri — il capitano della nazionale dopo il ritiro di Federica Pellegrini — ne ha vinto uno in acque libere e uno negli 800 stile libero, oltre a un argento nei 1500.
Quattro sono stati anche gli ori di Giorgio Minisini, che nel nuoto artistico ha vinto due prove individuali e due miste in coppia con Lucrezia Ruggiero. Altri quattro sono arrivati dai tuffi: uno maschile, due femminili e uno nell’evento a squadre. Nel nuoto in acque libere ad Ostia, Paltrinieri ha vinto il suo secondo oro nella staffetta mista con Domenico Acerenza (oro nella 10 chilometri), Rachele Bruni e Ginevra Taddeucci.
Dopo questo appuntamento la nazionale inizierà la preparazione per i Mondiali di Fukuoka del 2023, e poi per le Olimpiadi di Parigi del 2024, dove l’Italia può pensare di migliorare le due medaglie d’argento e le quattro di bronzo vinte a Tokyo l’anno scorso. L’età degli atleti promette ancora molto: se Paltrinieri ci arriverà quasi trentenne, tanti altri come Ceccon, Quadarella, Razzetti e Martinenghi sono ancora sotto i 24 anni, mentre Benedetta Pilato, oro e argento nella rana, non è neanche maggiorenne.
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