I vini con le etichette di Hitler e Mussolini, in commercio dal 1995, smetteranno di essere venduti
L’azienda vinicola Vini Lunardelli, che dal 1995 produce una contestata linea “storica” illustrata principalmente da etichette con immagini di Adolf Hitler e Benito Mussolini, ha annunciato che interromperà la commercializzazione di tutta la linea a partire dal 2023, nel contesto di un cambio di nome e di un rinnovamento aziendale. Andrea Lunardelli, che ha 57 anni ed erediterà la direzione dell’azienda dal padre, ha detto di aver preso questa decisione perché stufo delle polemiche.
Dal 1995 Vini Lunardelli, con sede a Pasian di Prato, in provincia di Udine, produce una serie di oltre cento bottiglie con, si legge sul sito, «immagini di personaggi storici per trasformare una pregiata bottiglia di vino in una bottiglia da collezione o destinata ad impreziosire una tavola imbandita o una serata con gli amici». Le etichette personalizzabili sono in 37 casi relative a Hitler e personaggi del nazismo, in 27 a Mussolini e immagini del Ventennio. Per stessa ammissione dei produttori, quelle di Hitler sono le più richieste e vendute, specie in Germania e Austria.
In più occasioni in questi anni la linea di vini è stata oggetto di servizi sulla stampa italiana e straniera (l’ultimo è del Times), a cui sono seguiti inviti al boicottaggio (anche da parte del Forum ebraico per la democrazia e contro l’antisemitismo) e tre cause legali, vinte dalla casa produttrice: i vini, inizialmente ritirati, sono tornati sul mercato. L’annunciata fine della produzione non riguarderà la linea “Amaro e grappe del Duce”, perché prodotte in collaborazione con un’altra azienda. Esiste almeno un’altra casa vinicola, “I Vini Nostalgici” di Fabio Bogo, con sede in provincia di Belluno, che vende una linea simile.