Allen Weisselberg, il responsabile finanziario della Trump Organization, la principale azienda di Donald Trump, si è dichiarato colpevole di furto aggravato e frode fiscale
Allen Weisselberg, il principale responsabile finanziario della Trump Organization, la società dell’ex presidente statunitense Donald Trump, si è dichiarato colpevole di 15 accuse, tra cui furto aggravato, frode fiscale e falsificazione di documenti aziendali: Weisselberg lo ha fatto giovedì in un tribunale di New York, nell’ambito di un processo sulle presunte attività illecite della Trump Organization.
La società era stata incriminata l’anno scorso per aver messo a punto un sistema che secondo l’accusa avrebbe permesso ai suoi più alti funzionari di evadere le tasse nei 15 anni precedenti. In particolare, la Trump Organization avrebbe compensato diversi funzionari attraverso beni o servizi accessori che si aggiungono alle somme in denaro pagate come stipendio (i “fringe benefit”), bonus che poi non sarebbero stati dichiarati alle autorità. L’azienda era stata accusata anche di non aver pagato le tasse previste sui “fringe benefit” in busta paga.
Weisselberg, in particolare, era stato accusato di aver evaso tasse su 1,7 milioni di dollari (1,45 milioni di euro) ottenuti in fringe benefit. A luglio dell’anno scorso Weisselberg si era dichiarato non colpevole: all’udienza di giovedì ha invece ammesso di essere stato parte del sistema, e di aver ricevuto rette scolastiche private per i nipoti, alcune auto BMW e una casa a Manhattan. Si prevede che verrà condannato a cinque anni di carcere e al pagamento di circa 2 milioni di dollari di tasse, penali e interessi.
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