La moria di pesci nel fiume Oder, tra Polonia e Germania
Nelle ultime settimane sono state trovate migliaia di pesci morti, e non c'è ancora chiarezza sul perché
Negli ultimi giorni migliaia di pesci morti sono stati trovati lungo le sponde del fiume Oder, che attraversa la Repubblica Ceca, la Polonia e la Germania per poi sfociare nel mar Baltico, e segna per buona parte del suo tratto finale il confine tra Germania e Polonia (dove è chiamato Odra). I pesci sono stati trovati prima sulle sponde polacche, a quanto pare senza che le autorità del paese se ne curassero granché, e poi anche sulle sponde tedesche. La moria è stata definita una «catastrofe ecologica» dalle autorità di entrambi i paesi, ma per ora le sue cause non sono chiare: sia in Polonia che in Germania si sta indagando per cercare di capire se possa essere attribuita al riversamento nelle acque di sostanze tossiche oppure ad altre ragioni.
I primi pesci morti erano stati trovati circa due settimane fa vicino alla città polacca di Olawa, a sud di Wroclaw, nella parte centro-occidentale del paese. Adesso molti altri sono stati trovati all’altezza di Francoforte sull’Oder, una sessantina di chilometri a est di Berlino, circa 300 chilometri più a nord-ovest del punto in cui erano stati visti per la prima volta. In questi giorni volontari, pescatori e membri dell’esercito polacco hanno rimosso più di 10 tonnellate di pesci morti.
Una delle ipotesi è che i pesci possano essere morti a causa di una contaminazione da metilene, una sostanza tossica, come suggerirebbero alcuni rilievi effettuati a fine luglio dall’ente per la protezione ambientale di Wroclaw; la sostanza però non è stata riscontrata nei rilievi successivi al primo agosto. Allo stesso tempo, alcuni rilievi successivi effettuati dalle autorità tedesche hanno evidenziato livelli superiori alla norma di mercurio, un metallo pesante che in quantità elevate è altamente dannoso anche per gli esseri umani. Al momento comunque non c’è alcuna spiegazione certa.
Secondo Christian Wolter, ricercatore del dipartimento di biologia marina, pesca e acquacoltura all’Istituto di Ecologia e Pesca di Leibniz, da tempo i pesci che vivono nell’Oder risentono della poca quantità di ossigeno causata dalle temperature più alte della media e dall’abbassamento delle acque, dovuto ai prolungati periodi di siccità provocati dal cambiamento climatico. Wolter ha detto che la situazione potrebbe essere stata aggravata sia dalle attività di dragaggio per cercare di aumentare la profondità del letto del fiume, sia dallo scarico delle acque reflue nel fiume in livelli di acqua così bassi.
Przemyslaw Daca, direttore dell’ente polacco che si occupa della gestione delle acque nazionali, sostiene che i livelli eccezionalmente bassi delle acque potrebbero aver contribuito ad aggravare le conseguenze di un’eventuale contaminazione.
Słowa mi się skończyły.. pic.twitter.com/NMHO5yV1NW
— Mischa Von Jadczak (@michaljadczak) August 12, 2022
Varie amministrazioni di città tedesche che si trovano lungo l’Oder hanno invitato i residenti a evitare di fare il bagno nel fiume e consigliato di non mangiare il pesce pescato dalle sue acque fino a che non saranno rese note le cause della moria, che secondo il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki è probabilmente legata allo scarico illegale di sostanze nocive.
Nel frattempo varie associazioni di ambientalisti e residenti hanno accusato il governo polacco di non aver gestito l’emergenza con sufficiente tempestività nonostante le segnalazioni. Malgorzata Tracz, deputata dei Verdi in Polonia, ha detto a Reuters che nell’Oder erano state viste migliaia di pesci morti galleggianti già alcune settimane fa, ma nessuno aveva avvisato le persone di non fare il bagno nel fiume o di non avvicinarsi alle acque. Tracz ha anche aggiunto che 8 tonnellate di pesci morti sono state recuperate solo nella zona di Olawa e che adesso le comunità dei pescatori sono «terrorizzate» da quello che ha definito un «disastro ecologico».
Il ministero dell’Ambiente tedesco ha fatto sapere di essere stato avvertito dalle autorità polacche solo giovedì, settimane dopo che erano stati trovati i primi pesci morti; la ministra Steffi Lemke ha chiesto l’apertura di un’indagine.
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