Il salvataggio dell’uomo intrappolato in un tunnel abusivo
Secondo le prime ipotesi lo stava scavando, assieme ad altre persone, per commettere un furto a Roma
Giovedì a Roma un uomo di 35 anni è stato estratto dai pompieri da un tunnel crollato nelle fasi di scavo. Era rimasto intrappolato a cinque metri di profondità, sotto sabbia e macerie, per otto ore. Lui e alcune altre persone avevano scavato quel cunicolo partendo da un negozio che avevano affittato una settimana prima, e l’ipotesi più probabile è che intendessero arrivare, con quella via sotterranea, a una delle tre banche vicine.
Il complesso salvataggio, che ha impegnato due squadre di pompieri, alcuni esperti e uno staff medico, è avvenuto in via Innocenzo XI, nel quartiere Aurelio, nella parte occidentale della città: l’uomo, romano, è ora ricoverato in stato di fermo, mentre altre tre persone, due napoletani e un romano, sono stati arrestati. Al momento non essendo chiaro l’obiettivo dello scavo le accuse sono danneggiamento e crollo colposo, oltre che resistenza a pubblico ufficiale per i due napoletani che hanno tentato la fuga.
L’ipotesi considerata più credibile e molto citata dai giornali è quella del tentato furto: il tunnel sarebbe stato scavato per una rapina in banca (o in una ricevitoria Sisal non lontana).
Alle 11.30 una chiamata al 118, probabilmente effettuata da uno dei quattro arrestati, avvertiva del crollo del tunnel in cui inizialmente erano intrappolati in tre. I due napoletani sono riusciti a uscire attraverso un tombino, ma sono stati subito bloccati dai carabinieri, i primi ad arrivare sul posto.
Poi sono cominciati i lavori per salvare l’uomo nel cunicolo: la squadra 9A dei pompieri di Roma e le unità speciali Usar di ricerca e recupero delle persone, che si occupano anche dei salvataggi dopo i terremoti, hanno scavato a poca distanza dalla galleria in cui l’uomo era intrappolato, hanno rimosso parte delle macerie e messo in sicurezza le pareti: alle 19.30 il trentacinquenne è stato imbracato, estratto e poi ventilato e portato in ospedale, dove è in cura per gli effetti del prolungato schiacciamento.
In via Innocenzo XI rimane una buca larga dieci metri e profonda cinque. Secondo alcune testimonianze degli abitanti della zona raccolte dal Messaggero, i lavori all’interno del negozio affittato da una settimana procedevano per tutto il giorno e per tutta la notte.