È morto a 67 anni Claudio Garella, il portiere dei primi Scudetti di Verona e Napoli

 (LaPresse)
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Claudio Garella, ex portiere di Serie A, è morto nella notte tra giovedì e venerdì per problemi cardiaci successivi a un’operazione chirurgica: aveva 67 anni. Garella fu uno dei portieri italiani più noti tra gli anni Settanta e Ottanta, durante i quali giocò per Lazio, Sampdoria, Verona, Napoli e Udinese. Era famoso soprattutto per essere stato il portiere che vinse i primi Scudetti nella storia del Verona, con Osvaldo Bagnoli come allenatore, e del Napoli, da compagno di squadra di Diego Armando Maradona.

Cresciuto nel Torino, Garella è ricordato anche per il suo stile di gioco pratico, eccentrico e non troppo elegante — a cui il giornalista Beppe Viola usava riferirsi con il termine «garellate», poi entrato nel linguaggio comune calcistico — e per le sue caratteristiche parate con i piedi. Ad inizio carriera fece parlare spesso di sé per alcuni errori plateali, come quelli che gli costarono il posto alla Lazio a fine anni Settanta. Poi però riuscì ugualmente ad affermarsi e arrivò a giocare oltre cento partite da titolare con Sampdoria e Verona, prima di andare al Napoli.

Chiuse la carriera a inizi anni Novanta tra Udinese e Avellino, e negli anni Duemila allenò e ricoprì brevi incarichi dirigenziali nelle serie minori. Da alcuni anni si era ritirato dagli impegni sportivi.