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  • Giovedì 11 agosto 2022

Il capo di Ryanair dice che è finita l’era dei biglietti a pochi euro

Sostiene che nei prossimi anni le tariffe dovranno aumentare per forza, soprattutto a causa dell'aumento dei costi

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)
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Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, la più grande compagnia aerea low cost d’Europa, ha detto in un’intervista che nei prossimi anni molto probabilmente la società non potrà più vendere biglietti a costi estremamente bassi, come aveva spesso fatto in passato, soprattutto a causa del forte aumento dei prezzi del carburante e della crisi che sta attraversando tutto il settore aereo da vari mesi.

Ryanair, che è stata fondata nel 1985, è diventata nota negli ultimi 20 anni per proporre tariffe molto economiche per i suoi voli, a fronte di grosse riduzioni dei servizi a bordo: in molte occasioni offriva promozioni a tempo limitato che permettevano di acquistare biglietti a pochissimi euro.

Le più frequenti erano quelle che permettevano di volare a meno di 10 euro (in genere i biglietti venivano venduti a 9,99 euro per attirare clienti). In un’intervista alla radio dell’emittente britannica BBC O’Leary ha detto che in futuro tutto questo non sarà più possibile:

«Per un po’ di anni non ci saranno più le nostre tariffe promozionali più economiche: le tariffe da un euro, le tariffe da 0,99 € e persino le tariffe da 9,99 €».

Nelle scorse settimane O’Leary aveva già affrontato questo argomento, sostenendo che le compagnie low cost dovranno per forza di cose aumentare i prezzi delle proprie tariffe per sopravvivere, a causa della crisi che sta attraversando il settore aereo, dell’inflazione e dell’aumento dei costi di gestione. Secondo O’Leary è un problema che riguarderà tutte le compagnie, ma soprattutto quelle low cost, che finora avevano potuto risparmiare molto sui costi operativi per offrire tariffe estremamente basse e convenienti.

O’Leary ha aggiunto tuttavia che ritiene che le persone continueranno a viaggiare di frequente, anche se i biglietti più economici spariranno.

Oltre al forte aumento dei costi del carburante e delle spese di gestione, di recente il sistema dei trasporti aerei è stato colpito da una forte crisi iniziata poco prima dell’estate, principalmente a causa della carenza di personale in diversi aeroporti europei, perlopiù dovuta ai licenziamenti fatti negli ultimi due anni per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia.

C’è stata una lunga serie di ritardi e cancellazioni, con conseguenze su tutti i servizi collegati al trasporto aereo, compresa la gestione dei bagagli. I problemi sono diventati più evidenti con l’inizio della stagione turistica estiva, per via dell’aumento del numero di persone che si sono messe in viaggio per turismo.

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