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  • Giovedì 11 agosto 2022

Uno strano incidente in una partita di baseball

Rodolfo Castro, seconda base dei Pittsburgh Pirates, è finito sotto indagine perché mentre giocava gli è caduto il telefono di tasca

Rodolfo Castro scivola in terza base e il telefono gli esce dalla tasca durante Pittsburgh Pirates-Arizona Diamondbacks (Norm Hall/Getty Images)
Rodolfo Castro scivola in terza base e il telefono gli esce dalla tasca durante Pittsburgh Pirates-Arizona Diamondbacks (Norm Hall/Getty Images)
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La Major League, il campionato di baseball nordamericano, si sta avvicinando alla fase decisiva della stagione regolare e le partite giocate in queste settimane sono particolarmente seguite, anche perché tutti gli altri sport statunitensi sono fermi.

Non poteva esserci quindi un momento peggiore di questo per finire sotto indagine come è successo a Rodolfo Castro, seconda base dominicana dei Pittsburgh Pirates, a cui martedì sera è caduto il telefono di tasca mentre giocava al Chase Field di Phoenix contro gli Arizona Diamondbacks.

Castro stava scivolando a terra per raggiungere la terza base dopo la battuta valida di un compagno di squadra quando il suo telefono personale è uscito dalla tasca posteriore dei pantaloni, cadendo a terra. A notarlo per primo è stato un arbitro, che glielo ha indicato sghignazzando. In un primo momento Castro ha provato a rimetterselo in tasca, ma poi lo ha consegnato a uno degli allenatori della squadra nelle vicinanze, anche lui un po’ perplesso.

«Avrei voluto finire al centro dell’attenzione per aver aiutato la squadra a vincere, non in questo modo» ha detto Castro, che poi alla stampa ha aggiunto: «Nessun giocatore andrebbe mai in campo con l’intenzione di portarsi volutamente dietro il telefono. È pazzesco che sia capitato a me. Ovviamente non era mia intenzione».

Il regolamento della MLB vieta di portare qualsiasi dispositivo mobile in panchina, ad eccezione dei tablet permessi agli staff delle squadre come strumenti tecnici. Castro è finito quindi sotto indagine, cosa inevitabile a maggior ragione considerando i frequenti scandali con cui il baseball ha dovuto fare i conti di recente: su tutti quello dei «segnali rubati» degli Houston Astros, che alcune stagioni fa usarono delle telecamere per registrare e decifrare i segnali di lancio degli avversari.

Alla fine Pittsburgh ha perso quella partita 6-4 e difficilmente potrà raggiungere i playoff. Al termine dell’incontro l’allenatore dei Pirates, Derek Shelton, ha detto: «È solo un ragazzo che ha commesso un errore, è una di quelle cose che ti lasci alle spalle, dopo avergli detto che non può proprio farlo di nuovo».

Castro, che ha 23 anni ed era stato richiamato di recente da una squadra satellite dei Pirates in Indiana, ribadisce di aver agito sovrappensiero, ma ora la Major League dovrà capire meglio perché il suo telefono sia arrivato fino in campo, dato che è vietato portarlo anche in panchina e in generale all’interno del perimetro di gioco.

Nel frattempo però ha saputo reagire subito e nella notte tra mercoledì e giovedì è stato decisivo con due battute valide nella vittoria per 6-4 che Pittsburgh ha ottenuto ancora contro gli Arizona Diamondbacks a Phoenix.

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