I carabinieri dei Nas hanno chiuso 10 tra piscine e parchi acquatici in tutta Italia a causa di diverse violazioni dei protocolli di sicurezza

(ANSA/ US/ CARABINIERI)
(ANSA/ US/ CARABINIERI)

Giovedì i carabinieri dei NAS (i Nuclei Antisofisticazione e Sanità) hanno fatto sapere che tra luglio e agosto hanno eseguito una vasta operazione in tutta Italia per controllare il rispetto dei livelli di sicurezza nelle piscine e nei parchi acquatici. In seguito all’operazione, sono state chiuse 10 strutture «a causa di gravi criticità ritenute incompatibili con la prosecuzione dell’attività ludica e con la frequentazione degli utenti». In tutto i NAS hanno ispezionato 288 strutture, e in 83 di queste hanno rilevato delle irregolarità. Nella maggior parte di questi casi sono state contestate sanzioni penali e amministrative.

I NAS non hanno specificato quali strutture siano state chiuse, e si sono limitati a comunicare che in 4 episodi nelle province di Messina, Viterbo e Latina, nell’acqua delle piscine sono state rilevate quantità elevate di batteri fecali. Inoltre 3 strutture nelle province di Napoli, Reggio Calabria e Bari sono risultate totalmente abusive, e altre 3 avevano carenze strutturali e autorizzative.