Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che aveva protestato in tv contro l’invasione dell’Ucraina, è stata arrestata
Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che lo scorso marzo era stata arrestata e poi rilasciata per aver esposto un cartello in diretta televisiva per protestare contro la guerra in Ucraina, è stata arrestata nuovamente mercoledì mattina. Lei stessa sul suo canale Telegram ha scritto che 10 poliziotti alle 6 di mattina hanno fatto irruzione nella sua abitazione. Il suo avvocato ha successivamente detto all’agenzia AFP che nei confronti della giornalista è stata aperta un’indagine con l’accusa di aver diffuso informazioni false sull’esercito russo, un reato introdotto nel codice penale del paese dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina e per cui si rischiano fino a 15 anni di reclusione.
Ovsyannikova era diventata molto nota in tutto il mondo dopo che il 14 marzo aveva interrotto un telegiornale del canale televisivo Russia 1 esponendo un cartello in diretta per protestare contro l’invasione dell’Ucraina. Era stata arrestata e poi rilasciata poco dopo, e le era stato imposto il pagamento di una multa. Successivamente aveva lasciato la Russia e aveva trascorso un periodo all’estero, lavorando per il giornale tedesco Die Welt: era tornata in Russia a inizio luglio per risolvere una disputa legata alla custodia dei suoi due figli.