Kevin Spacey dovrà risarcire la produzione di “House of Cards” per le molestie sessuali compiute durante le riprese della serie
L’attore americano Kevin Spacey dovrà risarcire la società che ha prodotto la serie televisiva House of Cards, di cui era protagonista, per le molestie sessuali compiute nei confronti di alcune persone che lavoravano o avevano lavorato sul set. Un tribunale di Los Angeles ha confermato la decisione di un arbitrato che lo scorso novembre aveva stabilito che il comportamento di Spacey aveva violato il suo contratto con la società di produzione, la MRC II Distribution. Spacey dovrà pagare alla società 31 milioni di dollari, circa 30 milioni di euro.
Spacey ha 63 anni ed è stato uno degli attori più apprezzati degli ultimi decenni. Le prime accuse nei suoi confronti risalgono all’ottobre del 2017, quando l’attore Anthony Rapp lo aveva accusato di averlo molestato nel 1986, quando aveva 14 anni. Pochi giorni dopo otto uomini che lavoravano o avevano lavorato con Spacey in House of Cards avevano raccontato che lui li aveva importunati oppure molestati sessualmente, aggiungendo che a causa del suo comportamento il set era un posto «tossico» per i giovani maschi. A causa delle accuse, la produzione della serie fu temporaneamente sospesa e Spacey fu cancellato dal film di Ridley Scott Tutti i soldi del mondo. La stagione finale di House of Cards si fece ugualmente, senza Spacey, ma il numero degli episodi fu tagliato da 13 a 8.
Nei mesi e negli anni successivi emersero ulteriori denunce di molestie sessuali. Nel 2019 le uniche accuse a essere diventate oggetto di un’indagine penale furono ritirate. Il maggio scorso Spacey era stato accusato di aver commesso quattro violenze sessuali nei confronti di tre uomini anche nel Regno Unito. In un’udienza che si è tenuta a Londra il 14 luglio si era dichiarato non colpevole.