Il parlamento iracheno è stato occupato per la seconda volta in pochi giorni dai sostenitori del religioso sciita Muqtada al Sadr
Il parlamento iracheno a Baghdad è stato occupato per la seconda volta in pochi giorni dai sostenitori del religioso sciita Muqtada al Sadr, che guida uno dei due principali schieramenti politici, la coalizione Sairoon. Almeno 60 persone sono rimaste ferite, mentre protestavano contro l’iniziativa del partito avversario, la coalizione “Quadro di coordinamento”, di presentare un proprio candidato alla carica di primo ministro, nonostante le ultime elezioni, a ottobre, fossero state vinte dalle forze guidate da al Sadr. Nessuna delle due coalizioni aveva ottenuto però la maggioranza necessaria per formare un governo, motivo per cui da mesi la politica irachena è in una situazione di stallo.
I manifestanti si erano radunati nella Zona verde di Baghdad, l’area dove sono concentrate la residenza del primo ministro e altri edifici diplomatici e governativi protetti militarmente. Erano infine riusciti ad abbattere parte dei blocchi di calcestruzzo usati come protezione del perimetro del parlamento, facendo irruzione nell’edificio e promettendo di rimanerci a lungo. Era successa una cosa simile soltanto mercoledì, in quella che era stata percepita come una manifestazione di forza di al Sadr, che può contare su un appoggio abbastanza esteso da creare instabilità politica. Sia Sairoon sia il Quadro di coordinamento sono coalizioni sciite, ma la prima è esplicitamente anti-Iran, mentre la seconda è sostenuta dal governo di Teheran.