«Non è una catastrofe, si può cambiare Papa»
Lo ha detto Papa Francesco commentando per l'ennesima volta l'ipotesi delle sue dimissioni
Papa Francesco è tornato di nuovo a parlare dell’ipotesi di dimettersi, sostenendo che se anche succedesse non sarebbe «una catastrofe». Di ritorno dal viaggio in Canada, durante il quale ha chiesto scusa ai popoli indigeni a nome della Chiesa cattolica per l’oppressione e le violenze tra Ottocento e Novecento, ha risposto a una domanda su come sia andata una trasferta così impegnativa alla sua età e nelle sue condizioni di salute.
Non credo che possa andare con lo stesso ritmo dei viaggi di prima. Credo che alla mia età e con questa limitazione devo risparmiare un po’ per poter servire la Chiesa. Poi, al contrario, posso pensare alla possibilità di farmi da parte, questa, con tutta onestà, non è una catastrofe, si può cambiare papa, si può cambiare, non c’è problema.
Ma credo che devo limitarmi un po’ con questi sforzi. L’intervento chirurgico al ginocchio non va, nel mio caso. I tecnici dicono di sì, ma c’è tutto il problema dell’anestesia, io ho subito dieci mesi fa più di sei ore di anestesia e ancora ci sono le tracce. Non si gioca, non si scherza con l’anestesia. È per questo che si pensa che non sia del tutto conveniente. Io cercherò di continuare a fare dei viaggi ed essere vicino alla gente perché credo che è un modo di servire: la vicinanza. Ma più di questo non mi viene da dire, speriamo.
L’ipotesi che il Papa possa dimettersi c’è ormai da diverso tempo, alimentata sia da indiscrezioni provenienti da esperti del Vaticano sia da alcune sue stesse dichiarazioni. Di recente però Papa Francesco era sembrato smentirle, quando aveva detto: «Non mi è mai passato per la testa. Per il momento no, per il momento no. Davvero».
Sull’aereo di rientro dal Canada, il Papa ha commentato anche l’attualità politica italiana rispondendo a una domanda sulla caduta del governo Draghi.
Prima di tutto io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana. Secondo: nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. È stato presidente della Banca (Centrale Europea). Ha fatto una buona carriera. Io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori: dimmi, quanti governi ha avuto l’Italia in questo secolo? Lui mi ha detto 20. Questa è la mia risposta.
Un’altra domanda che gli è stata rivolta dai giornalisti ha riguardato gli anticoncezionali, e in particolare la richiesta di alcuni teologi che la Chiesa aggiorni la sua posizione a riguardo, ancora contraria. Il Papa non è entrato in realtà davvero nel merito con la sua risposta, ma ha detto che «il dogma, la morale, è sempre in una strada di sviluppo». «Una Chiesa che non sviluppa in senso ecclesiale il suo pensiero è una Chiesa che va indietro, e questo è il problema di oggi, di tanti che si dicono tradizionali. No, no, non sono tradizionali, sono “indietristi”, vanno indietro, senza radici: sempre è stato fatto così, nel secolo scorso è stato fatto così. E l’“indietrismo” è un peccato perché non va avanti con la Chiesa».