Quanto inquinano i jet privati delle celebrità?
Sempre più utenti ne stanno chiedendo conto a gente come Drake, Taylor Swift e Kylie Jenner, anche dopo la pubblicazione di una classifica
Alcune recenti polemiche sui social network e la pubblicazione di un’indagine a riguardo hanno provocato in questi giorni estese critiche nei confronti delle persone famose che usano eccessivamente i propri jet privati, considerati da molti punti di vista un simbolo delle emissioni di gas serra – la causa del cambiamento climatico – che si potrebbero più facilmente evitare.
Spesso infatti le celebrità e in generale le persone molto ricche usano i jet per voli brevissimi, di una ventina di minuti, nonostante gli stessi spostamenti in automobile produrrebbero una frazione delle emissioni. Un singolo viaggio ovviamente provoca una quantità limitata di emissioni, ma anche per l’uso abituale di questi aerei le emissioni di cui è personalmente responsabile chi li possiede sono molto più alte di quelle della persona media, anche considerando i soli abitanti dei paesi più ricchi, quelli che contribuiscono di più al cambiamento climatico.
La polemica è cominciata dopo che il 15 luglio l’imprenditrice e influencer Kylie Jenner, sorellastra di Kim Kardashian, aveva pubblicato sul suo account Instagram una fotografia in cui lei e il compagno, il rapper Travis Scott, si baciavano tra due jet parcheggiati, con la didascalia: «prendiamo il mio o il tuo?». Secondo Celebrity Jets, un account automatico di Twitter che registra la durata dei voli compiuti dai jet privati di persone famose usando i dati di una società che traccia i segnali radar, quello di Jenner avrebbe fatto un viaggio di soli 17 minuti il 12 luglio, dall’aeroporto Van Nuys di Los Angeles alla vicina città di Camarillo; a giugno il jet avrebbe volato per un tempo ancora minore: 9 minuti. Jenner è stata quindi accusata di «disprezzare il pianeta» e di essere una «criminale climatica».
https://twitter.com/CelebJets/status/1547047653690822661
Dopo Jenner anche altre persone sono state criticate per la stessa ragione. Solo nell’ultimo mese, secondo i tweet di Celebrity Jets, il jet del rapper canadese Drake ha volato per 18 minuti tra Hamilton e Toronto, in Ontario; quello dell’attore Mark Wahlberg per 23 minuti tra Dublino e un’altra località in Irlanda. Drake ha provato a difendersi dalle critiche con un commento sotto un post su Instagram in cui ha detto che molti dei brevi viaggi segnalati per il suo jet sono spostamenti fino alle località dove vengono tenuti parcheggiati. «Non c’è nessuno a bordo», ha sintetizzato, dimostrando un po’ di confusione: la presenza o meno di persone a bordo, infatti, non cambia la quantità di emissioni prodotte. Al contrario, gli è stato risposto. quelle causate solo per far arrivare un aereo in una struttura dove è più conveniente parcheggiarlo – una pratica comune per chi possiede un jet privato – potrebbero essere considerate ancora più superflue.
Ci sono diverse stime su quale quota delle emissioni di gas serra vada attribuita al trasporto aereo, così come a tutti gli altri settori in cui si dividono le attività umane, ma dovrebbe essere all’incirca tra il 2 e il 3 per cento del totale. E secondo uno studio pubblicato nel 2020 sulla rivista scientifica Global Environmental Change, ai voli privati si doveva il 4 per cento di tutte le emissioni causate dal traffico aereo nel 2018. Da allora peraltro, anche a causa della pandemia, l’uso dei jet privati è aumentato. Al cambiamento climatico contribuiscono talmente tante fonti di emissioni che può essere difficile valutare il peso di quelle dei jet privati.
Se però si considerano le emissioni pro capite, è evidente che i proprietari di questi mezzi di trasporto hanno un ruolo molto maggiore delle altre persone. Uno studio di Transport & Environment (T&E), una federazione di ong europee che si occupa di mobilità sostenibile, dice che in un’ora un jet può produrre 2 tonnellate di anidride carbonica: per confronto, in un anno intero una persona media che vive nell’Unione Europea – e che quindi contribuisce individualmente al cambiamento climatico molto di più di chi invece vive in Asia o in Africa – è responsabile dell’emissione di 8 tonnellate di “CO2 equivalente”, un’unità di misura che si usa per tenere conto del fatto che non tutti i gas serra contribuiscono allo stesso modo al riscaldamento globale.
Dopo la polemica sui social, la società di marketing Yard, specializzata sulla sostenibilità delle attività economiche, ha realizzato una specie di classifica delle persone famose che quest’anno hanno inquinato di più con i propri jet. La classifica stima, partendo dai dati di Celebrity Jets, quali sono le celebrità i cui aerei hanno volato di più dal primo gennaio al 19 luglio. Le rispettive emissioni di gas serra sono state calcolate usando una stima del dipartimento dei Trasporti britannico sulle emissioni di anidride carbonica prodotte da un jet che viaggia a 850 chilometri all’ora per un’ora, e moltiplicando per un fattore che permetta di tenere conto dell’emissione di altri gas. Il risultato complessivo è che le persone famose considerate nell’analisi hanno prodotto, in media, più di 3mila tonnellate di emissioni con i propri jet dall’inizio dell’anno.
Secondo questa classifica – approssimativa, bisogna ricordare, anche perché Celebrity Jets non traccia tutti i jet privati del mondo – la persona famosa che ha inquinato di più col proprio jet dall’inizio del 2022 è la cantante americana Taylor Swift, seguita dall’ex pugile Floyd Mayweather e dal rapper Jay-Z. Al sesto posto c’è Steven Spielberg, al settimo Kim Kardashian. Travis Scott è decimo, mentre Kylie Jenner 19esima.
Un portavoce di Swift ha detto a Rolling Stone che il jet della cantante «viene prestato regolarmente ad altre persone» e che «attribuirle la maggior parte o tutti quei voli è del tutto scorretto».