Gli Stati Uniti hanno proposto uno scambio di prigionieri per liberare la cestista statunitense Brittney Griner, arrestata in Russia a febbraio
Mercoledì il segretario di Stato americano Antony Blinken ha confermato che alcune settimane fa gli Stati Uniti avevano presentato alla Russia una «proposta significativa» per ottenere la liberazione della giocatrice di basket statunitense Brittney Griner, arrestata lo scorso febbraio all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca con l’accusa di contrabbando di droga. Alcune persone coinvolte nei negoziati citate dal New York Times e dalla CNN hanno fatto sapere che la proposta riguarda uno scambio di prigionieri tra Griner e Viktor Bout, un cittadino russo noto per essere uno dei maggiori trafficanti d’armi degli ultimi decenni, condannato a 25 anni di carcere negli Stati Uniti per aver venduto enormi quantità di armi a terroristi e criminali di guerra.
Le trattative riguardano anche la liberazione di Paul Whelan, un ex marine americano arrestato in Russia nel 2018 con l’accusa di spionaggio.
La proposta di uno scambio di prigionieri era già stata ipotizzata a inizio luglio da alcuni analisti. Secondo CNN, sarebbe stata sostenuta direttamente dal presidente americano Joe Biden, che avrebbe adottato una posizione opposta a quella del dipartimento di Giustizia, generalmente contrario agli scambi tra prigionieri.
In una conferenza stampa, Blinken ha detto che il governo americano e quello russo hanno discusso «direttamente e ripetutamente» della proposta e ha aggiunto di aspettarsi che a breve la questione venga sottoposta al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Il segretario di Stato non ha confermato il coinvolgimento di Bout nella trattativa e non ha diffuso ulteriori dettagli.
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