La Russia ha tagliato le forniture di gas all’Europa
Come anticipato, il flusso nel gasdotto Nord Stream è sceso al 20 per cento della capacità, provocando subito un aumento dei prezzi
Mercoledì, come aveva anticipato nei giorni scorsi, la Russia ha tagliato le forniture di gas all’Europa, riducendo la capacità del gasdotto Nord Stream 1 – il principale collegamento per trasportare gas naturale verso i paesi europei – a solo un quinto di quella massima. Che la Russia possa decidere di bloccare definitivamente il trasporto di gas all’Europa, o di ridurlo ancora di più di quanto non abbia già fatto negli ultimi mesi, è una possibilità largamente prospettata dai leader europei, che stanno continuando a cercare soluzioni alternative per prepararsi sia all’aumento dei prezzi, sia a un eventuale inverno senza gas russo.
Sono settimane che Gazprom, la società energetica di stato russa, cita interventi di manutenzione o «cause di forza maggiore» per giustificare la riduzione delle forniture verso l’Europa. Secondo molti analisti e governi, tuttavia, la Russia sta usando questa scusa come ritorsione per le sanzioni decise dopo l’invasione dell’Ucraina.
La portata del gasdotto Nord Stream 1, che trasporta il gas naturale dalla Russia alla Germania e da lì al resto dell’Europa, era già stata ridotta a circa il 40 per cento della capacità a giugno, e lunedì il governo russo aveva preannunciato una nuova riduzione delle forniture a partire da oggi. Mercoledì, con i nuovi tagli, i prezzi del gas sono aumentati fino al 13 per cento, facendo aumentare le preoccupazioni per eventuali ulteriori riduzioni o blocchi delle forniture.
Intanto, per provare a limitare la propria dipendenza dal gas russo, martedì i paesi dell’Unione Europea hanno trovato un accordo per ridurre il consumo di gas naturale del 15 per cento tra il primo agosto 2022 e il 31 marzo 2023, nel caso in cui la Russia dovesse limitare le forniture a un livello insostenibile per gli stati membri. In base all’accordo, ogni paese potrà raggiungere l’obiettivo del 15 per cento come preferisce, ma non sarà facile per ciascuno stabilire quali industrie o settori dovranno essere più colpiti dai tagli. Il modo in cui i paesi decideranno di arrivare all’obiettivo ne determinerà l’impatto a livello economico.
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