In Francia i negozi dovranno tenere le porte chiuse con l’aria condizionata accesa
Per risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra: chi non lo farà riceverà multe fino a 750 euro
Domenica la ministra della Transizione energetica francese, Agnès Pannier-Runacher, ha annunciato che nel giro di qualche giorno ai negozi che utilizzano sistemi di raffrescamento dell’aria sarà vietato tenere le porte aperte, con l’obiettivo di risparmiare energia: «L’aria condizionata con la porta aperta non è più accettabile», ha detto la ministra in un’intervista data a Le Journal du Dimanche. I gestori di negozi che non rispetteranno il divieto riceveranno multe fino a 750 euro.
In Francia come in Italia, d’estate è comune vedere negozi e altri locali commerciali con le porte aperte: comporta un minore isolamento termico, e dunque un maggiore lavoro e dispendio di energia da parte degli impianti di raffrescamento per mantenere la temperatura impostata dal termostato. «Si consuma il 20 per cento in più, è assurdo», ha commentato Pannier-Runacher, annunciando che nei prossimi giorni i divieti già presenti in alcune città francesi come Parigi, Lione e Besançon saranno estesi a tutto il paese con un decreto. Anche in alcuni comuni italiani esistono regole simili.
La misura ha lo scopo di ridurre gli sprechi di energia, che contribuiscono alla produzione di emissioni di gas serra (e dunque al cambiamento climatico), ma anche di risparmiare, visto l’aumento dei prezzi dell’energia di questo periodo.
Il divieto varrà anche d’inverno, per il riscaldamento, e sarà accompagnato da un’ulteriore proibizione: negozi, bar e ristoranti non potranno tenere accese insegne luminose tra l’una e le 6 del mattino, fatta eccezione per gli esercizi commerciali di stazioni e aeroporti. In alcune parti della Francia questo divieto esiste già, ma il decreto renderà le regole uniformi in tutto il paese; inoltre saranno aumentati i controlli e le sanzioni.
– Leggi anche: Si può rendere l’aria condizionata più sostenibile?