Caterina Chinnici ha vinto le primarie per le elezioni regionali in Sicilia
In teoria sarà la candidata presidente del centrosinistra e del M5S; in pratica, dipenderà da come si svilupperà l'alleanza a livello nazionale
Caterina Chinnici, ex magistrata e europarlamentare del Partito Democratico, ha vinto le primarie organizzate dal PD e dal Movimento 5 Stelle per scegliere il candidato presidente per le elezioni regionali in Sicilia, che si terranno in autunno. Chinnici ha ottenuto il 44,9 per cento dei voti contro il 31,8 per cento della candidata del M5S, Barbara Floridia, e il 23,3 per cento di Claudio Fava, candidato di Sinistra Italiana. In tutto hanno votato 32.416 persone, il 75 per cento di quelle che si erano registrate per farlo.
Le primarie si sono tenute in un clima molto particolare, cioè nel momento più complesso della già fragile alleanza fra centrosinistra e M5S: quest’ultimo aveva innescato la crisi politica che ha fatto cadere il governo guidato da Mario Draghi, sostenuto molto convintamente dal PD. E ormai da giorni diversi dirigenti del PD, compreso il segretario del partito Enrico Letta, sostengono che ricomporre un’alleanza per le elezioni politiche che si terranno il 25 settembre sia al momento fuori discussione. Il Corriere della Sera ha scritto che Chinnici «ha vinto le primarie di una coalizione che non c’è più».
Chinnici ha 67 anni, è europarlamentare dal 2014 ed è figlia del magistrato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia siciliana nel 1983. Chinnici è piuttosto nota in Sicilia – alle elezioni europee del 2019 è stata la quarta candidata più votata nella circoscrizione Isole, con 112mila preferenze – e ha già un’esperienza in Regione: fra 2009 e 2012 fu assessora alla Famiglia nella giunta di centrodestra guidata da Raffaele Lombardo. Dopo la vittoria ha ringraziato le persone che hanno lavorato alla sua campagna elettorale e gli elettori che l’hanno votata, ma non ha commentato le tensioni nazionali fra PD e Movimento 5 Stelle.
Floridia, attuale sottosegretaria all’Istruzione nel governo Draghi, ha ringraziato i propri sostenitori e scritto che «domani inizia una nuova sfida», ma senza scendere nei particolari di una possibile alleanza. Il capo del M5S Giuseppe Conte ha invece scritto su Facebook che «prima di percorrere ancora la strada di un’alleanza progressista in Sicilia il PD dovrà fare chiarezza sui suoi obiettivi e dire se l’agenda sociale e ambientale del M5S è la loro stessa direzione o se ormai i percorsi e i compagni di strada sono altri, in linea con gli insulti e le dichiarazioni di questi giorni».
Molto dipenderà da cosa succederà a livello nazionale nei prossimi giorni, in cui i partiti dovranno compilare le liste per partecipare alle elezioni politiche del 25 settembre e quindi prendere decisioni definitive sulle proprie alleanze.
Non è ancora chiaro quando si terranno le elezioni regionali in Sicilia: in teoria si dovrebbe votare fra ottobre e novembre, ma da qualche giorno si parla apertamente della possibilità che il presidente della regione Nello Musumeci, di centrodestra, si dimetta per anticipare il voto e farlo coincidere con quello delle elezioni politiche nazionali, in cui il centrodestra appare nettamente favorito, almeno ad oggi.