Il capo della CIA, William Burns, dice che non ci sono prove per ritenere che Putin sia malato, come sostengono da tempo fonti poco affidabili
Mercoledì William Burns, il capo della CIA (l’agenzia di intelligence per l’estero degli Stati Uniti), ha detto che non ci sono prove per ritenere che Putin sia malato, come tabloid, giornali scandalistici e altre fonti non sempre affidabili sostengono da tempo. Rispondendo a una domanda sulla salute di Putin alla conferenza annuale dell’organizzazione non profit Aspen Institute, William Burns ha detto: «Girano molte voci sulla salute di Putin: per quanto ne sappiamo è fin troppo in salute».
Burns ha detto che la sua risposta – cioè che non ci sono prove per ritenere che Putin sia malato – non va intesa come una qualche posizione ufficiale della CIA in merito. Ma ci sono buone ragioni per ritenere che la sua sia un’opinione fondata: sia perché Burns è considerato molto informato su Putin, perché è stato ambasciatore americano a Mosca; sia perché la CIA si è dimostrata molto affidabile riguardo alla crisi ucraina, fin dall’inizio dell’invasione russa.
Mercoledì, Burns ha detto che Putin «è convinto che il suo destino come leader russo sia quello di riportare la Russia al livello di una grande potenza. Crede che la chiave per realizzare il suo obiettivo sia ricreare una sfera d’influenza nel vicinato della Russia, cosa che non può fare senza controllare l’Ucraina». Burns ha aggiunto: «L’ho sentito dire in privato, nel corso degli anni, che l’Ucraina non è un vero paese».
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