Una canzone di Michael Stipe
Un amore che è andato a sbattere, ma non si è rassegnato
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
C’è un documentario sulla leggendaria American pie di Don McLean, di cui sono leggendari anche i misteri . Su Paramount+ da oggi, in Italia credo su MTV.
E un secondo singolo dal disco prossimo di Markéta Irglová, di cui dicemmo qualche giorno fa, questo un po’ troppo svenevole.
Roger Waters che fa Eclipse – la formidabile conclusione di The dark side of the moon – a Pittsburgh due settimane fa.
In the sun
Michael Stipe
In the sun su Spotify non c’è
In the sun su Apple Music non c’è
In the sun su YouTube
I picture you in the sun wondering what went wrong
Già il primo verso basterebbe: come suonano quelle elencazioni di uò e uò e ué e rò , ma anche il succedersi di uòn-de-rìn e uòt-uèn-ròn e la rima tra sàn e ròn che incornicia tutto. Forse quello che le mancava, alla canzone di Joseph Arthur (cantautore cinquantenne di Akron, Ohio, un tempo famosa per essere la città dei Devo ), era che arrivasse a cantarla Michael Stipe dei REM, facendo risuonare da par suo quelle vocali e quelle sillabe. Arrivò nel 2005, quattro anni dopo la pubblicazione originale, per raccogliere fondi per la ricostruzione della costa americana sul golfo del Messico dopo l’uragano Katrina.
Mi fermo un attimo sull’uragano Katrina per fatto personale, ma potete saltare: grazie a Paolo Bonanni che per un periodo da direttore di Max e GQ mi mandò in giro a vedere e scrivere di cose affascinanti, andai a New Orleans qualche mese dopo l’uragano, sedici anni fa. Studiai e conobbi storie pazzesche dentro una storia pazzesca, e ora mentre ne scrivo – lusingato dai gentili apprezzamenti per il podcast sul Watergate – mi viene in mente che quella è pure una storia che mi piacerebbe raccontare in quel modo: ma non lo dite a Francesco Costa che si agita della mia disordinata pianificazione dei progetti. Allora comunque ne scrissi alcune cose, questa e questa e questa . E qualche anno dopo questa mia passione si saldò a una precedente , quella per Dave Eggers, quando lui scrisse quel gran libro su Katrina che si chiama Zeitoun , e che vi consiglio.
Comunque, nel 2005 fecero un EP con un po’ di versioni di In the sun: Michael Stipe che la cantava da solo, con Joseph Arthur stesso, con Chris Martin dei Coldplay. La migliore è quella di Stipe da solo, ma online non si trova quasi niente, e quindi questa è quella con Chris Martin, che saggiamente non si allarga più di tanto. Qui la fanno dal vivo: la canzone parla di un amore che è andato a sbattere, ma non si è rassegnato. Ce n’è anche una tetra cover di Peter Gabriel, e quando una tua canzone piace a due così puoi essere contento, Joseph Arthur (un paio di cose buone di Joseph Arthur, a questo punto: una e due , valzer).
In the sun su Spotify non c’è
In the sun su Apple Music non c’è
In the sun su YouTube