La Camera statunitense ha approvato una legge per tutelare i matrimoni omosessuali a livello federale
Martedì la Camera statunitense ha approvato una proposta di legge per rendere obbligatorio il riconoscimento dei matrimoni omosessuali a livello federale: il testo è stato approvato con 267 voti favorevoli e 157 contrari, ma per diventare legge dovrà passare anche al Senato. La proposta è stata fatta per tutelare i matrimoni tra persone dello stesso sesso nel caso in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti, sempre più conservatrice e reazionaria, decida di eliminare le tutele esistenti, come ha recentemente fatto col diritto all’aborto.
Negli Stati Uniti, infatti, anche i matrimoni omosessuali erano stati legalizzati a livello federale proprio con una sentenza della Corte Suprema: la Obergefell v. Hodges del 2015. Se la Corte decidesse di ribaltarla, come ha fatto con quella che garantiva il diritto all’aborto, ogni singolo stato americano potrebbe decidere di adottare la legislazione che preferisce, senza più nessun vincolo a livello federale. Allo stato attuale delle cose, in circa 30 stati questo si tradurrebbe in un divieto di sposarsi per le persone dello stesso sesso. Con una legge federale, invece, la validità dei matrimoni omosessuali resterebbe comunque garantita in tutti gli stati.
La proposta di legge si chiama Respect for Marriage Act e abrogherebbe definitivamente una legge del 1996 che definiva il matrimonio unicamente come un’unione tra uomo e donna, oltre a introdurre una serie di altre tutele. Alla Camera la proposta è stata approvata anche grazie al sostegno di 47 deputati Repubblicani, benché più di tre quarti del partito si siano opposti. Ora il testo dovrà essere votato in Senato, e non è detto che verrà approvato: lì i Democratici non hanno la maggioranza e per approvare la legge serve il sostegno di almeno 10 Repubblicani.