Le escursioni sul Monte Bianco e sul Cervino sono state limitate
Ed è stato sospeso lo sci estivo sul ghiacciaio dello Stelvio: c'è rischio di crolli di pietre e valanghe per le alte temperature in quota
Sulle montagne delle Alpi le alte temperature di questi giorni aumentano il rischio di crolli sui ghiacciai, come successo due settimane fa sulla Marmolada, e per questo è stato limitato l’accesso alla cima del Monte Bianco e del Cervino, in Valle d’Aosta. Sempre per via del caldo è stata sospesa l’attività degli impianti sciistici sul ghiacciaio dello Stelvio, che si trova nel nord della Lombardia, al confine con la provincia di Bolzano, ed è una delle poche località italiane dove tradizionalmente si scia d’estate – lì si allena la Nazionale di sci. Rimarranno aperte invece le funivie per le persone a piedi.
La Società delle Guide del Cervino ha interrotto le vendite delle escursioni guidate lungo la via normale italiana, mentre la Società Guide Alpine Courmayeur quelle delle escursioni guidate sul Monte Bianco verso la cima del Dente del Gigante (4.013 metri) e la Cresta di Rochefort (4.001 metri), a cui si accede con gli impianti di Punta Helbronner che portano al Rifugio Torino. Rudy Janin, presidente della commissione tecnica dell’Unione valdostana guide di alta montagna, ha spiegato: «Con questo rialzo termico abbiamo due problemi principali. I possibili crolli di pietre, anche di grosse dimensioni, difficili da prevedere. E, sui ghiacciai, i ponti di neve, indeboliti dal calore, che coprono i crepacci».
Già la scorsa settimana le guide alpine francesi avevano sospeso le escursioni lungo la via normale francese al Monte Bianco (quella più frequentata) a causa della caduta di pietre, sia di giorno che di notte, consigliando agli alpinisti di rimandare le ascensioni programmate.
Per quanto riguarda il ghiacciaio dello Stelvio, o meglio il ghiacciaio del monte Livrio, ogni giorno si svolgono dei controlli per verificarne le condizioni e questa mattina l’esito dei controlli ha spinto la Sifas, la società che gestisce gli impianti di risalita, a chiuderli. Umberto Capitani, capo della società, ha detto che comunque non si può escludere una riapertura se ci saranno precipitazioni adeguate prossimamente.
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